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Il titolo oggetto dell’analisi di oggi non potrebbe essere più noto, si parlerà infatti di Tesla,​ la famosa azienda di Elon Musk le cui azioni sono salite verticalmente negli ultimi mesi. Tuttavia la domanda sorge spontanea: questo aumento esponenziale è giustificato dai fondamentali e dalle prospettive future?

E l’obiettivo di questo articolo è proprio rispondere a questa domanda, presentando dati e analizzando il contesto generale.

Analisi Fondamentale Tesla

Cosa fa Tesla?

Tesla è una compagnia che produce veicoli elettrici a zero emissioni dotati di tecnologie all’avanguardia (come il pilota automatico) appartenenti alla fascia di prezzo medio-alta.
Inoltre negli ultimi anni, grazie all’acquisizione di SolarCity, si è espansa nel mercato dell’energia solare, diventando un provider di pannelli solari e servizi per molti privati e anche aziende.

Il fatturato è composto dalle seguenti voci: Vendita di veicoli (84,3%), vendita di servizi di manutenzione e riparazione (9,3%) e vendita di pannelli solari (6,4%).

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Questo dato aiuta a comprendere quanto le entrate siano strettamente legate alla vendita di veicoli e il tentativo di diversificazione del business non ha ancora raggiunto il suo compimento.
Parlando ora della ​performance di Tesla,​in termini di entrate e vendite di veicoli, i dati sono contrastanti e a dir poco controversi. Infatti negli ultimi anni le entrate e le vendite sono state consistenti, ma guardando i dati degli ultimi 5 trimestri (Q2 2019- Q2 2020) questi appaiono davvero ​molto distanti da giustificare la performance azionaria​ ottenuta nello stesso periodo.

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Come si può notare la crescita esponenziale delle entrate non è esistita nell’ultimo anno, e la produzione di veicoli è praticamente identica, ovvero ​stagnante dal secondo trimestre del 2019.​
Inoltre vi è un altro importante problema molto più serio dei risultati passati: la competizione,​infatti le nuove aziende che operano nello stesso settore di Tesla stanno nascendo molto rapidamente, aiutate da investitori disposti a rischiare il capitale in queste nuove e fragili realtà, che molto presto potranno competere direttamente con la società di Elon Musk.

Alcuni dei nomi più noti: ​NIO, Byton, Nikola, Lucid, Canoo​, insomma, la lista è piuttosto lunga per un settore così ristretto, e inoltre esclude tutte le case automobilistiche che stanno sviluppando auto elettriche insieme a quelle normali (Renault ha appena incoronato il suo successo in Europa in questo settore).

In pratica Tesla dovrà ​spendere sempre più soldi per mantenere l’attuale forza indiscussa del brand e riuscire quindi a mantenere elevata la crescita delle vendite (aumento dei costi amministrativi e di marketing).

Entrate e profitti

Passando all’analisi dei dati finanziari appare subito evidente che le entrate lorde, per quanto il rapida crescita, non riescono a trasformarsi facilmente in utile, e Tesla è stata profittevole solo per 4 trimestri consecutivi.

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E i problemi per la bassa profittabilità non si limitano qui, infatti la compagnia ha continuato a vendere in modo sempre più massiccio i cosiddetti “​regulatory credits”​, ovvero crediti concessi dal governo per le basse emissioni causate all’ambiente. Le entrate dovute a questi crediti sono state di circa 380 milioni nell’ultimo trimestre, e questa è stata probabilmente la principale motivazione per cui Tesla ha riportato un profitto anziché una perdita. (Per maggiori informazioni cliccate qui​).

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Guardando i margini anche questi sono rimasti praticamente identici a partire dal secondo trimestre del 2019, e se si guardano quelli passati (prima del 2019) questi sono ​pesantemente negativi.​

Sicuramente quello che incide di più è sicuramente il ​costo del venduto,​che è elevato in tutto il settore automobilistico come nel caso di Tesla, e inoltre le ​elevate spese amministrative e di vendita, insieme a quelle di ​ricerca e sviluppo (veramente essenziali in questo settore) macinano gli utili rimanenti.

  • ROE 5,2%
  • ROA 2,2%
  • ROCE (Misura della performance che considera il debito, Utile netto/Capitale netto + debito) 2%

Usando i dati degli ultimi 4 trimestri si arriva ai risultati di efficienza presentati sopra, ovvero un ROA e ROE decisamente molto bassi e non certo caratteristici di un business fantastico. Anche qui incide la bassa profittabilità e quindi il ​basso ritorno sul capitale​impiegato nel business.

Bilancio e solidità

In compenso il bilancio di Tesla è relativamente solido e non troppo indebitato, se paragonato ai concorrenti del settore automobilistico.

  • Current ratio 1,14
  • Quick ratio 0,8
  • Debt/equity 136%

I vari ratei di solvibilità sono abbastanza positivi per un produttore di auto e il debito è elevato ma fino ad ora abbastanza sostenibile.
Un problema abbastanza grave è invece il trend dello stesso, infatti a partire dal 2016 il debito a lungo termine è ​esploso del 90% circa, passando da appena 6 miliardi a più di 11 miliardi. Nel caso questo aumento dovesse continuare la società dovrebbe essere più profittevole per far fronte al pagamento degli interessi e il futuro rimborso del debito stesso.

Valutazione

Ora la sezione più importante, la valutazione dell’azienda e il confronto con i fondamentali.
Infatti Tesla è diventata molto famosa proprio per l’aumento esponenziale delle azioni, e migliaia di piccoli e medi investitori hanno acquistato la società principalmente ​per fini speculativi.​

  • P/E 1191
  • P/B 43
  • PEG 26 (Il dato relativo alla crescita è stato calcolato dalla media degli analisti che seguono il titolo)

Come si può notare questi numeri sono decisamente elevati e, molto probabilmente, ingiustificati.​Infatti la crescita che il mercato attende è a dir poco elevata e Tesla dovrà affrontare una competizione sempre più crescente mentre cercherà di soddisfare aspettative assolutamente stratosferiche.

Da notare lo stesso rapporto PEG, che include le prospettive di crescita dei maggiori analisti, è molto elevato. Per paragone una misura equa di questo dato è compresa tra 0,5 e 2, non certo 26.
Tuttavia come al solito si cercherà di dare un valore equo utilizzando dei modelli finanziari.

DCF model

Utilizzando il Discounted Cash Flow model cercheremo di stabilire un prezzo che tenga in considerazione la crescita del business in futuro.
Le assunzioni sono le seguenti:

  • Crescita primo periodo (10 anni): ​40%​(ben maggiore di quello degli analisti);
  • Tasso di sconto di appena l’​8%​(volutamente molto basso);
  • Vendita dell’intero business dopo 10 anni a ben ​15 volte ​l’utile finale.

Da notare che come dato di input non è stato utilizzato l’utile netto, perché troppo basso per delle stime a lungo termine, e si riccorrerà al cash generato nel 2019, pari a circa 1 miliardo.
Al netto del debito a lungo termine, il valore equo per azione si attesta a circa ​$1250 (prezzo precedente allo stock-split del 31/08/2020), per una capitalizzazione totale di circa 230 miliardi (capitalizzazione attuale di 412 miliardi), considerando che la crescita prospettata è decisamente molto generosa.Il prezzo attuale è ​quasi il doppio,​ ovvero $2260 (dato precedente allo stock-split).

Cosa fare con Tesla?

Malgrado l’analisi abbia fatto apparire evidente che la compagnia è molto sopravvalutata ​non è mia intenzione consigliare di venderla allo scoperto (posizione short).
Il motivo dietro questa scelta è ovviamente l’elevata volatilità e la mancanza di collegamento con i veri fondamentali, che non vengono nemmeno considerati dagli investitori di Tesla.

Infatti anche molti investitori istituzionali hanno subito ​ingenti perdite a causa di posizioni short su questo titolo, che ha dimostrato fin dove può spingersi l’irrazionalità del mercato (probabilmente il picco deve essere ancora raggiunto). Molto probabilmente arriverà il giorno in cui i dati fondamentali diventeranno finalmente un fattore importante nella determinazione del prezzo di questa azienda, ma fino ad allora è davvero un titolo da cui stare alla larga, sia per posizioni long che short.

Conclusioni

L’azienda di Elon Musk è oramai diventata un “culto” per alcuni piccoli e medi investitori, che comprano a qualsiasi prezzo una società non poi tanto strabiliante e con moltissime sfide all’orizzonte. Tesla dovrà affrontare maggiore competizione, mancata profittabilità e sempre più ingenti investimenti in ricerca e sviluppo per mantenere elevati gli standard tecnologici.

Eppure nonostante tutto viene scambiata a più di 1000 volte i miseri utili degli ultimi 12 mesi.

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