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Settimana molto positiva per i listini, potremmo dire euforica. La progressiva riapertura dai lockdown, la lenta ma costante ripresa delle attività economiche, la progressiva riduzione dei contagi dal virus ( anche se stanno tornando preoccupanti focolai di infezione in nazioni che pareva esserne quasi fuori), la diplomazia cinese che evita il “muro contro muro” con gli USA pur non facendosi prevaricare sono stati tutti elementi a favore. A questi si sono aggiunti poi la decisa presa di posizione della BCE che ha incrementato il PEPP di ulteriori 600 miliardi, andando sopra le attese del mercato, e infine venerdi il dato USA sulla disoccupazione uscito anche questo sopra le attese. Questo cocktail ha portato a chiudere la settimana con rialzi a doppia cifra per i listini europei mentre in USA prosegue il recupero del Dow Jones e dello S&P500 rispetto al Nasdaq, che ha avuto il merito di essere stato il primo ( e al momento l’unico) a tornare in positivo per l’anno.

Piazza Affari (+ 10.93% e saldo 2020 a – 14.12%) conferma quanto già fatto la scorsa ottava

Risulta il miglior listino della settimana pur rimanendo il peggiore per l’anno in corso, l’unico con una perdita in doppia cifra. Avevamo scritto settimana scorsa che i presupposti per il proseguimento del rialzo c’erano tutti è cosi è stato. La candela lasciata sul grafico settimanale è di quelle che parlano da sole. Apertura in gap up pur rimanendo sotto la resistenza dei 18550, discesa a coprire lo spazio lasciato aperto e poi via verso l’alto andando a superare man mano le resistenze a 18550, 19200, l’importante livello in area 19700 e poi ancora oltre i 20mila punti, per chiudere appena sopra ( una decina di punti) il livello dei 20177 punti, ma cosa importante con volumi tornati finalmente sopra la media. Se riprendiamo il nostro confronto rispetto al 2016 possiamo dire che la fase di congestione è durata meno, ma questo non significa che i problemi siano oramai dietro alle spalle. Come ben sappiamo i mercati guardano sempre al futuro e quindi sarà ora importante che la positività che si è respirata in questa settimana venga mantenuta altrimenti sarà normale, quasi fisiologico, un periodo di rientro dagli eccessi e di stabilizzazione. Graficamente a Piazza Affari abbiamo un primo supporto in area 19900 punti e subito sotto il già segnalato 19700, livello che se si dovesse perdere vedrebbe un ritorno verso i 19200 punti. La prima resistenza è invece area 20500 punti e la successiva in area 21100/21200 punti. Vedremo se nella prossima ottava continuerà il ritorno sui mercati della tanta liquidità che era uscita tra febbraio e marzo o se invece gli investitori opteranno per una strategia piu cauta, magari in attesa di qualche maggiore dettaglio su come gli stati europei si accorderanno per il Recovery Fund.

Analisi Tecnica Ftse-Mib Settimanale al 06 giugno 2020
Analisi Tecnica Ftse-Mib Settimanale al 06 giugno 2020

Molto buona la performance del DAX ( + 10.88% e saldo 2020 a – 3.03%) che disegna una candela molto simile a quella di Milano con alcune piccole differenze.

La prima è che dopo il gap up di apertura non è sceso abbastanza da chiuderlo e quindi adesso è rimasto un vuoto sul grafico che potrebbe prima o poi attirare. La seconda è che i volumi sono stati in calo rispetto alla scorsa settimana anche se va ricordato che lunedi il listino tedesco è rimasto chiuso per festività. Per il resto anche su questo grafico sono state spazzate via alcune resistenze che adesso saranno i primi supporti. Area 12650/12500 dovrebbero potercela fare a sostenere l’eventuale pressione ribassista, se dovesse cedere sarà area 12100/12000 a farsi carico della tenuta. Guardando alle resistenze la prima è in area 13mila punti, un livello importante che tra fine 2019 ed inizio 2020 è stato un valido livello di supporto e che pertanto con molta probabilità non sarà facile da passare al primo tentativo. Nel caso di un passaggio oltre tale livello ci sarà solo area 13200 a dividere il DAX dal raggiungere nuovamente i massimi storici toccati a febbraio scorso appena sotto i 13800 punti.

Analisi Tecnica DAX Settimanale al 06 giugno 2020
Analisi Tecnica DAX Settimanale al 06 giugno 2020

Più composti i listini americani che con volumi in aumento hanno confermato la “gerarchia” della scorsa ottava, con il Dow Jones a primeggiare e il Nasdaq a chiudere.

Graficamente perfetto il Dow Jones ( + 6.80% e saldo 2020 a – 5.00%) che apre l’ottava dove aveva chiuso la precedente, riportandosi poi sopra il forte livello dei 25375 e quindi proseguendo superando anche i livelli a 26200 e a 26700 punti andando quindi a testare con precisione la resistenza dei 27300 punti per poi chiudere poco sotto. Volumi in aumento anche se ancora sotto la media e ciò porta a pensare che se gli investitori USA dovessero decidere di rientrare sul mercato potrebbe essere possibile già nella prossima ottava un retest dei 27300 per puntare poi ai 28170. Primo supporto i 26770 e subito sotto i 26200 punti. Cenerentola della settimana il Nasdaq ( + 2.81% e saldo 2020 a + 12.50%) che però rimane l’unico con saldo positivo per l’anno in corso e con una impostazione che al momento non lascia dubbi. La scorsa ottava avevamo sottolineato la precisione dei test delle rialziste, in questa ottava si è confermato aprendo in linea alla chiusura della scorsa ottava e poi ha ripassato la rialzista di lungo per puntare prima al retest del massimo storico segnato a Febbraio e quindi andando a segnare i nuovi massimi assoluti a 9846 per chiudere l’ottava a 9824 punti. Anche sul Nasdaq i volumi sono stati in aumento per quanto ancora sotto la media e pertanto si potrebbe ipotizzare per la prossima ottava un approdo sui 10mila punti ! Primo supporto i 9630 della rialzista. Tecnicamente perfetta la candela disegnata da S&P500 ( + 4.91% e saldo 2020 a – 1.14%) che dopo l’apertura in linea con la chiusura della settimana scorsa, scende a testare il supporto e poi sale fino al test della resistenza per poi chiudervi poco sotto a 3193 punti. Dato che non ci sono stati livelli intermedi ecco che il supporto torna ad essere il minimo della candela appena disegnata mentre la prima resistenza torna ad essere 3220 punti. Se si dovesse andare oltre, i successivi ostacoli per l’indice di riferimento mondiale saranno 3259 punti, il bordo inferiore del gap di febbraio e, poco sopra, area 3300 punti dove passerà la rialzista di medio periodo.

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