Wall Street riprende a correre mentre in europa si arranca
Sono molti gli argomenti poco positivi di questa settimana e la prima cosa che salta agli occhi a confermare ciò è che su tutti i grafici vedremo una contrazione dei volumi rispetto alla scorsa ottava. Gli investitori sono in attesa di qualche schiarita ma da qualsiasi parte rivolgano gli occhi ciò che vedono e percepiscono è insicurezza e quando c’è insicurezza i soldi restano fermi sui conti e non vengono messi in circolazione, provocando pertanto un ulteriore difficoltà all’economia e quindi ad un rischio di avvitamento senza fine su se stessi. L’inizio di settimana era stato negativo per la mancata conferma da parte della Cina di una iniezione di liquidità a sostenere i Mercati dopo le promesse fatte e ciò aveva comportato bruschi cali. Di poche ore fa la notizia che le banche cinesi taglieranno i tassi sui mutui esistenti a partire dal prossimo 25 ottobre e quindi Pechino spera che facendo risparmiare qualcosa alle famiglie queste possano mettere in circolazione questo “tesoretto” rianimando l’economia. L’insicurezza in Medio Oriente dove la settimana è trascorsa tutto sommato senza grossi colpi di scena è palpabile dopo che alcuni colpi di artiglieria israeliana hanno colpito campi della missione di pace Unifil in Libano con le relative proteste tra gli altri del governo italiano, ma il problema è l’attesa di un attacco di Israele all’ Iran e le scaramucce verbali tra le due parti non promettono nulla di buono. Sulla insicurezza punta anche il candidato presidente Trump che poche ore fa in un comizio in Colorado ha detto che se verrà eletto presidente il prossimo 5 novembre imporrà la pena di morte per tutti i migranti illegali che uccidono un cittadino statunitense o un agente delle forze dell’ordine e attuerà ampie deportazioni di massa. Questo la dice lunga come anche lui sia insicuro della vittoria e stia cercando di andare a prendere i voti di quella fetta di popolazione esasperata dai flussi dei migranti e dalle violenze. Attendiamo a breve una risposta della Harris che puntualizzerà questo aspetto poco democratico del suo antagonista, accendendo le ultime settimane di campagna elettorale. Segnaliamo infine un articolo del Financial Times che svela come le autorità statunitensi stiano vagliando lo “spezzatino” di google per porre fine al suo monopolio nel settore delle ricerche online.
Miglior listino di settimana il nostro FTSE-MIB ( +2.12% e saldo 2024 a + 13.04% ) che è sufficiente a riportarsi sopra la ribassista ma non a recuperare quanto perduto la scorsa ottava.
Anche i volumi in calo benchè circa in media ci dicono che il dato deve essere preso con una certa cautela. Certamente la notizia che Fitch sia fiduciosa sul target della riduzione del debito italiano è un dato positivo e potrebbe dare una accelerazione positiva al nostro listino che potrebbe pertanto tornare a guardare area 35mila punti. Il responsabile di fitch prosegue dicendo che il sentiment sull’ Italia è positivo spiegando che sulla carta sembra che il governo riesca a raggiungere i target fiscali, anche se poi aggiunge che sarà necessario che ciò accada in realtà e che l’Italia non ha una grande esperienza nel ridurre il debito. Fitch conclude che al momento non vi è per loro alcuna possibilità per una revisione al ribasso ma che anzi sia possibile un miglioramento se si riuscirà a raggiungere il target. Questo ovviamente ha il suo peso anche per le valutazioni delle altre principali agenzie di rating e le date del riesame del nostro paese sono tutte tra il 18 ottobre e il 29 novembre.
Anche il DAX ( + 1.32% e saldo 2024 a + 15.65%) si è ben comportato ma anch’esso non ha recuperato le perdite della scorsa settimana.
A dirla tutta non è riuscita a superare la resistenza come invece abbiamo visto a Milano, infatti il Dax ha chiuso al test della rialzista, con volumi in calo e lower shadow che dovrebbe dare fiducia. Fiducia che non hanno a Berlino tant’è che il ministro delle finanze intende sfruttare un meccanismo previsto dalla loro costituzione che consente di aumentare il debito in periodi di debolezza economica. Questo darebbe la possibilità di aumentare i nuovi prestiti di 5 miliardi di euro per cercare di arginare la persistente situazione di stagnazione economica presente nel paese, nonostante la produzione industriale sia aumentata ad agosto del 2.9% e il Mercato vede il DAX molto vicino ai massimi storici ! La primissima resistenza è la rialzista che transiterà a 19442 punti la prossima settimana e superarla significherebbe automaticamente un nuovo massimo storico per l’indice tedesco. Primo supporto i 19mila punti che hanno tenuto questa settimana nonostante una discesa fino a 18911.
Se l’europa non è riuscita a superare i massimi della scorsa ottava Wall Street li ha invece facilmente superati ed anche con nuovi massimi storici.
Non si ferma l’economia a stelle e strisce, nonostante gli ultimi dati sulla inflazione siano stati superiori alle attese ed abbiano riportato una certa cautela sopratutto tra chi dopo il precedente taglio dei 50 bp continuava a chiedere ulteriori sforbiciate. Dopo il dato Powell non ha parlato e siamo certi che rimarrà fedele alla scelta fatta il mese scorso quando ha “osato” con il taglio da 50 bp per poi lasciare in pace la nazione sotto elezioni con due tagli da 25 bp. Dalle minute è venuto fuori che un membro ha votato contro il taglio da 50 bp ed è un evento che non si verificava da quasi 20 anni. Ribadiamo l’attenzione sul fatto dei volumi in ulteriore calo e pertanto tutto deve essere preso con la massima attenzione nonostante Wall Street sia cresciuta dell’ 1.2% questa settimana. Nuovo massimo storico per il Dow Jones ( + 1.20% e saldo 2024 a + 13.73%) a 42899 punti per poi chiudere poco sotto a 42863 punti, con una candela che aveva anche perduto i 42mila punti ( 41831 di minimo) prima di invertire la rotta. Al momento la rialzista e prima resistenza sono 43900 punti e vi è pertanto spazio per salire. Considerando che è appena ripartita la stagione delle trimestrali e che JPM ha dato numeri sopra le attese è lecito attendersi a berve un test dei 43mila punti. Primo supporto i 42mila punti. Bella candela anche per il Nasdaq ( + 1.18% e saldo 2024 a + 20.48%) che a differenza del DJ non scende sotto i minimi della scorsa ottava e che si conferma sopra quota 20mila punti e a poco piu di 420 punti dal massimo storico di luglio. Primo supporto la rialzista a 19660. Nuovo massimo storico a 5822 punti per S&P500 ( + 1.11% e saldo 2024 a + 21.91%) e chiusura di settimana a 5815 con il “rischio” che anche il target dei 6mila punti per fine anno possa essere superato. Vedremo dopo la prossima settimana con l’uscita delle trimestrali se qualcuno si sbilancerà e cambierà per la quarta volta il target annuale per il piu seguito indice del globo. Certo che se le trimestrali dovessero essere superiori alle basse attese allora un eventuale rally di fine anno potrebbe portare S&P500 anche verso i 6200 punti, per poi magari andare incontro ad un primo trimestre / semestre 2025 con un ritorno sui 5500. Ma da oggi al primo trimestre / semestre 2025 vi è molto moltissimo tempo e molte moltissime incognite per cui focalizziamoci sul qui e ora ! Primo supporto area 5650 / 5670