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Seconda settimana di vendite sui listini e stavolta si inizia a respirare odore di selloff visti i volumi. Il covid-19 imperversa praticamente indisturbato e pertanto i vari governi stanno tornando ad ordinare restrizioni e con esse sarà inevitabile una nuova fase di recessione economica. Si leggono diverse ipotesi e alchimie al vaglio dei governi per cercare di salvare “capra e cavoli” ma questa volta pare che non vi possa essere alcuna soluzione logica come nel celebre giochino di Alcuino di York. Se come dicono gli scienziati l’unico modo di bloccare il virus è quello di un lockdown duro appare evidente che non vi sia possibilità alcuna di salvare l’economia. La BCE che si è riunita in settimana non ha apportato modifiche ma si è detta pronta ad intervenire nel prossimo futuro e di avere ancora numerose armi a disposizione. In USA sono le ultime giornate prima del voto, anche se poi in Florida sono già in corso lo spoglio dei voti e con molta probabilità arriveranno voti per posta ancora nelle prossime settimane ! L’unica speranza dei mercati è che il popolo americano voti con chiarezza e decisione uno dei due contendenti, sarebbe infatti deleterio un risultato contestabile in quanto allungherebbe l’incertezza che ha già provocato danno. Resta sempre sullo sfondo la “mina” Brexit, e si è purtroppo aggiunta la nuova emergenza a seguito del forte terremoto in Turchia.

Ottava pesante per Piazza Affari (- 6.96% e saldo 2020 a -23.67%)

Perde oltre 1300 punti bucando il supporto dei 18500 per giungere al test del livello sottostante in area 17900 punti. Graficamente poco da dire con apertura di settimana poco sopra i minimi della ottava precedente, tentativo di recupero che si è fermato sulla resistenza dei 19200 e quindi tuffo all’ingiù con minimi appena sopra i 17600 e close come detto sopra il supporto dei 17900. Un risultato netto alle elezioni americane potrebbe portare un rimbalzo che si scontrerà in prima battuta contro i 18500 e successivamente sui 19200 punti. In caso contrario, ossia elezioni USA incerte e probabile peggioramento dei dati della pandemia, dopo i 17900 verranno messi sotto pressione i successivi livelli di supporto a 17400, l’area 16500/16400 e poi ancora i 15900 punti. Ricordiamo che il minimo annuale è stato 14153 punti.

Analisi FTSE-Mib Settimanale al 31/10/2020
Analisi FTSE-Mib Settimanale al 31/10/2020

Per la terza settimana consecutiva il DAX ( – 8.61% e saldo 2020 a – 12.77%) si conferma il listino peggiore.

Se Milano aveva aperto sopra i minimi della ottava precedente, il DAX ha invece apero in gap down e dopo averlo richiuso di poco si è poi girato per scendere quasi mille punti. Come visto su Milano per i 18500, il DAX non ha affatto sentito il doppio livello di supporto 12100/11900 ed ha puntato diretto al livello inferiore, quello degli 11430, che al momento ha tenuto. Livello importante in quanto è stato il medesimo livello che aveva tenuto la prima settimana di marzo, ( giusto per fare un raffronto a Milano la prima settimana di marzo si era chiusa ai 20799 punti, livello praticamente mai più visto se non con una spike a fine luglio) vedremo se riuscirà a tenere e riportarsi subito verso la doppia resistenza 11900/12100 o se invece come a marzo rivedrà un gap dawn sotto gli 11mila punti.

Analisi DAX Settimanale al 31/10/2020
Analisi DAX Settimanale al 31/10/2020

Complessivamente male anche Wall Street anche se leggermente meno peggio dei listini europei.

Non che i numeri del contagio siano migliori in USA, tuttaltro nonostante le parole del presidente, ma naturalmente oramai l’attenzione è focalizzata sul voto che è in corso. Peraltro la portavoce dei democratici, Nancy Pelosi, ha chiesto agli elettori di non inviare piu voti per posta in quanto oramai è tardi e sarebbe inutile paralizzare il sistema postale nazionale. Peggiore di tutti il Dow Jones ( – 6.47% e saldo 2020 a – 7.14%) che ha aperto l’ottava sul livello di supporto per poi scendere inesorabilmente e perdere prima il supporto dei 27350 e quindi quello dei 26770 per testare e rimbalzare su quello dei 26200 e chiudendo la difficile settimana a 26501 punti. Non sono bastate le molte trimestrali positive a tenere a galla il Nasdaq ( – 5.47% e saldo 2020 a + 26.56%) che è sceso a chiudere il gap lasciato aperto ad inizio ottobre e che ora guarda sotto alla rialzista di breve che la prossima settimana passerà sui 10300 punti circa. Come resistenza la rialzista di lungo che la prossima ottava sarà in area 11600 punti. Test dei supporti anche per lo S&P500 ( – 5.63% e saldo 2020 a + 1.21%) che ha aperto la settimana sui massimi ed è solamente sceso fin quasi a toccare il supporto dei 3220 dal quale è poi leggermente rimbalzato per chiudere a 3269 punti. Sarà importante la tenuta del supporto che se dovesse cedere potrebbe portare ad un affondo verso i 3030 punti, mentre il primo livello di resistenza saranno i 3425 punti.

Nel ricordarvi la convenzione stipulata con Webank per i nostri clienti Premium vi auguriamo buon trading!

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