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Settimana volatile e nervosa quella che si è appena chiusa per i listini azionari, del resto sul tavolo erano molteplici le variabili che portavano incertezza. La FED con il suo presidente Powell ha lasciato ancora tutto fermo ma ha detto che oramai i tempi sono maturi per un ritorno verso la normalità e quindi di un graduale rialzo dei tassi. Resta invece ancora incertezza sul fronte Russo-Ucraino anche se la diplomazia sta lavorando a vari livelli per scongiurare una invasione sovietica nelle prossime settimane, con molta probabilità la riuscita del lavoro diplomatico dipenderà da quali contropartite riceverà Putin per non dare esecuzione della minaccia di invasione. Dopo una intera settimana di tensioni si schiarisce anche il polverone relativo alla elezione del presidente della repubblica italiana, con un teatrino di pessimo gusto andato in scena per troppi giorni e culminato in una conferma del presidente uscente che suo malgrado è stato costretto ad accettare un secondo mandato dopo aver ripetutamente detto che non era disponibile alla rielezione. A Wall Street si susseguono le trimestrali con risultati tutto sommato positivi anche se qualche big ha ridotto la guidance futura e ciò ha portato a movimenti bruschi dei relativi titoli, pensiamo a Intel e Tesla. Per quanto riguarda la pandemia pare che per Omicron il peggio sia dietro alle spalle tant’è che in alcune nazioni si stanno togliendo le restrizioni, auguriamoci che abbiano ben valutato i rischi in quanto le ricadute sono sempre difficili da gestire. Non va inoltre sottovalutato il grosso problema del settore immobiliare in Cina.

Peggior listino di settimana Piazza Affari ( – 1.83% e saldo 2022 a – 2.86%)

tuttavia resta ancora il migliore per l’anno in corso ed è anche l’unico listino ad aver mantenuto i volumi della scorsa settimana ( in realtà leggermente inferiori) mentre gli altri listini hanno registrato un netto incremento degli stessi. Chirurgico il test del supporto in area 25800 punti, da cui si è avuta una forte reazione che è andata molto vicina a riportarsi sopra il livello dei 26680 punti, che invece al momento è divenuto il primo livello di resistenza. Considerando la forza della chiusura di Wall Street e la elezione del Presidente della Repubblica è auspicabile per la prossima settimana un movimento al rialzo che potrebbe riportare Milano oltre i 27mila punti e da qui ripuntare i 27500. Naturalmente non ci si deve dimenticare dei problemi geopolitici e della pandemia che non è ancora battuta.

Analisi tecnica Ftse-mib settimanale alla chiusura del 28/01/22
Analisi tecnica Ftse-mib settimanale alla chiusura del 28/01/22

Proseguono le similitudini con il DAX ( – 1.82% e saldo 2022 a – 3.56%)

però questa volta ha dalla sua un paio di particolari a favore, l’aver chiuso sostanzialmente sul livello di resistenza e i volumi sopra la media. La sostanziale tenuta dei 15mila punti e della dinamica rialzista dovrebbe portare l’indice tedesco a riportarsi verso area 16mila punti e da qui, possibilmente dopo un consolidamento, ad un nuovo allungo verso i massimi storici dei 16290.

Analisi tecnica DAX settimanale alla chiusura del 28/01/22
Analisi tecnica DAX settimanale alla chiusura del 28/01/22

Con il rush sul finale di seduta di venerdi Wall Street riesce a chiudere la settimana in verde ma non è stata una ottava per cuori deboli.

Tecnicamente si sono confermati dei livelli importanti e la chiusura settimanale sopra degli altri livelli rilevanti porta a ritenere che questa fase di correzione possa ritenersi conclusa, anche se sappiamo bene che sui Mercati certezze non ve ne sono. Miglior listino di settimana a Wall Street è stato il Dow Jones ( + 1.34% e saldo 2022 a – 4.44%) che dopo una apertura di ottava in gap down poco sopra il supporto dei 34mila punti era poi sceso sino a perdere il livello dei 33260 salvo invertire la rotta e riportarsi poco sotto la rialzista inferiore in chiusura d’ottava. Una chiusura la prossima settimana sopra i 35070 riporterebbe il DJ all’interno del canale rialzista. Movimento similare per il Nasdaq ( + 0.11% e saldo 2022 a – 11.43%) che dopo l’apertura in gap down scende fin sotto il livello dei 13800 per poi risalire e chiudere sopra la resistenza dei 14380 ora nuovamente supporto. Prima resistenza a 14770 e potrebbe non essere un livello facile da superare, servirà un ritorno di fiducia sui titoli del tech. Probabilmente il grafico piu interessante è quello di S&P500 ( + 0.77% e saldo 2022 a – 7.01%) che ha aperto in gap down sotto il supporto dei 4370 ed è sceso sino ai 4222, al di sotto del supporto dei 4238. La reazione però lo ha portato a riportarsi al di sopra dell’area 4370 punti dove ha incontrato una resistenza statica ed una dinamica , superandole e chiudendo a 4431. A questo punto con l’abbrivio della forte chiusura di venerdi accompagnata con volumi , il principale indice mondiale potrebbe allungare un centinaio di punti prima di incontrare la prossima resistenza ( 4535) ed una eventuale chiusura al di sopra riporterebbe una certa dose di ottimismo.

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