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Settimana corta natalizia sui mercati con bassi volumi e piccole oscillazioni, però alla fine è stata la settimana dell’accordo sulla Brexit. Dopo 3 anni e mezzo e 3 Primi ministri il Regno Unito è riuscito a dare seguito alla volontà del suo popolo di lasciare la comunità europea, solo il tempo dirà se tale scelta sia poi stata saggia. Osservando il Premier Johnson e la presidente della commissione europea Von del Leyen pare che sia il primo ad avere avuto la meglio nella lunga ed estenuante trattativa finale, ma pare piuttosto che l’atteggiamento vittorioso del premier britannico sia più una copertura di facciata su un accordo che in realtà lo ha visto soccombere su più punti. La prossima settimana i mercati europei avranno ancora una settimana corta e sostanzialmente festiva, probabile che la reazione all’accordo raggiunto verrà diluita nelle prossime settimane. Rimane invece molto forte la situazione pandemia, con le restrizioni che hanno portato a festeggiare il Natale 2020 in maniera decisamente dimessa dalla maggior parte delle persone e il vaccino che è giunto oramai nelle principali città europee che il 27 Dicembre daranno il via al “vaccino day”. Non mancano le notizie di qualche caso di reazione al vaccino (sia di Pfizer che di moderna) ma al momento la percentuale appare molto bassa ed è relativa a persone che avevano una significativa storia di allergie. Segnaliamo infine che a causa della scoperta di due nuovi casi della variante inglese del Covid, il giappone ha deciso di chiudere le proprie frontiere fino al prossimo 31 gennaio 2021.

Settimana da migliore della classe per Piazza Affari

( + 0.70% e saldo 2020 a – 5.85% ) – Lascia sul grafico una bella candela verde con tanto di lower shadow e chiusura quasi sui massimi. L’apertura in gap down sul supporto dei 21500 con successivo test del supporto in area 21mila punti aveva fatto temere possibili e ulteriori discese verso il successivo livello di supporto dei 20500. Ma la tenuta dei 21mila ha portato ad una reazione che ha portato Milano a riportarsi oltre i 22mila punti e a chiudere a 22130 punti a poca distanza dalla resistenza dei 22200 punti. Vedremo se nella prossima settimana, per quanto corta e semifestiva, ma con la reazione all’accordo trovato in extremis per evitare il “no-deal” si riuscirà a superare tale livello e puntare al successivo dei 22500 nonostante i bassi volumi o se invece sarà al contrario un sell-on-news.

Candela similare per il DAX

( – 0.31% e saldo 2020 a + 2.55%) – Non ha aperto però in gap down, anche se dopo l’open è sceso al test del supporto dei 13200 punti, con ulteriore approfondimento sin verso i 13mila punti. a quel punto è scattata la reazione che ha portato a recuperare i livelli di apertura di ottava e a superarli andndo a chiudere poco sotto i 13600 punti, livello inferiore della chiusura precedente. La sostanziale tenuta dei supporti statico e dinamico nonostante i volumi decisamente sotto la media depone a favore di un proseguimento del movimento in essere che a questo punto “prevede” che il DAX dovrebbe andare a registrare nuovi massimi storici oltre i 13795 punti. Primo supporto la rialzista che passerà in area 13450 punti e poi il livello statico dei 13200 punti.

Nonostante la mezza seduta in più, la settimana a Wall Street ha visto movimenti minimi sugli indici e situazione che è praticamente rimasta immutata rispetto alla scorsa settimana.

Trump pare voglia ancora tentare qualche scaramuccia anche se oramai paiono tentativi vuoti e forse solo una mancanza di stile ad accettare l’esito del voto. Unico listino positivo il Dow Jones (+ 0.06% e saldo 2020 a + 5.82%) che ha confermato la candela della scorsa ottava con la differenza della lower shadow un poco più profonda. Terza settimana che i massimi sono poco oltre i 30300 punti, qualcuno inizia a pensare che si sia arrivati al capolinea e che sia necessaria una salutare correzione. Da tenere d’occhio il livello dei 29300 punti e successivamente la chiusura del gap a 28495, mentre se dovesse avvenire il breakout dei 30343 punti allora si potrebbe assistere ad un nuovo allungo. Nonostante sia stato il peggior listino in questa settimana, il NASDAQ ( – 0.21% e saldo 2020 a + 45.55%) non ha disegnato affatto una brutta candela. Sostanzialmente una candela inside rispetto alla precedente ed è stato l’unico listino a non essere sceso sotto i minimi della scorsa ottava. La rialzista passa decisamente al di sotto dei valori attuali, mentre con il superamento del massimo della candela scorsa l’indice tecnologico USA registrerà un nuovo massimo storico. Ricordiamo che la prossima ottava a Wall Street sarà completa e non avrà riduzioni come invece accadrà per i listini europei. Settimana negativa anche per S&P500 ( – 0.17% e saldo 2020 a + 14.62%) che però non dà l’idea di una debolezza incombente. Real body della candela completamente inside al real body della scorsa ottava e lower shadow al test dell’incrocio tra i due supporti dinamici che hanno dimostrato di poter reggere l’urto. Per la prossima settimana il supporto sarà in area 3670 punti per la rialzista di breve e 3635 per la rialzista di lungo. Poco sopra i 3800 punti invece la resistenza formata dall’atra rialzista .

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