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Torna il segno meno davanti ai listini e l’ottava appena conclusa sarà ricordata per essere quella nella quale le quotazioni del petrolio sono finite sotto ZERO, anzi a quasi – 40$ al barile ! Alla scadenza del future di maggio una concomitanza di fattori tra cui la ridotta richiesta di petrolio per il lockdown globale e la mancanza di spazio in cui stoccare il materiale, ha provocato nella ultima giornata di contrattazione di quel future un tracollo verticale con il paradosso che si veniva pagati per avere l’oro nero. Questo fatto ha provocato nelle prime sedute della settimana passata una vistosa discesa dei prezzi di molti titoli azionari legati al mondo OIL, ma non solo. La crisi del petrolio ha provocato anche un aumento dello spread BTP/BUND e pertanto anche i bancari italiani hanno subito perdite. Le sedute successive sono state poi di assestamento dopo tale evento e in attesa della riunione dei capi di stato dell’eurogruppo di giovedi i volumi di scambio si sono rarefatti, con gli investitori che hanno preferito rimanere alla finestra. Non ultimo per venerdi a mercati chiusi era atteso il nuovo rating sull’italia da parte della agenzia Standard&Poors, con il rischio di vedersi portare a junk con tutte le conseguenze del caso, nonostante la BCE avesse già fatto sapere che avrebbe continuato ad acquistare il debito italiano. Ricordiamo infine che in settimana un’altra notizia negativa ha colpito i mercati, ossia il fallimento del farmaco anti-covid19 di Gilead, farmaco sul quale erano riposte molte speranze per la lotta al virus che stà sconvolgendo il mondo in questo 2020.

Tra i migliori listini, Piazza Affari registra un -1.15% (saldo 2020 a – 28.28%). Solo il Nasdaq ha perso meno di Milano.

Le grosse attese per l’eurogruppo hanno portato ad una evidente rarefazione dei volumi, in ulteriore calo rispetto alla scorsa ottava, ed inoltre pendeva sul capo la spada di Damocle del giudizio di Standard&Poors. La news è che la società di rating ha confermato la posizione italiana e pertanto si è risolto in un non-evento. Vedremo come reagiranno i mercati da lunedi mattina, anche se la BCE si era mossa per tempo e pertanto potrebbe anche verificarsi che non si verifichino grossi scossoni. Graficamente la candela lasciata sul grafico dice che in area 16500 circa gli acquirenti, per quanto pochi, sono tornati a farsi vedere e che l’area supportiva sui 16mila è ancora discretamente lontana. Purtroppo però è anche discretamente lontana la resistenza in area 17400 punti. Sostanzialmente si stà verificando quanto avevamo ipotizzato qualche settimana fà, ossia una fase laterale a riformare una base come avvenne dopo il minimo del 2016. Vedremo se questa volta, con tutti gli interventi economici che si stanno attuando per far ripartire l’economia globale, ci sarà bisogno di una fase laterale della stessa lunghezza o se invece i tempi si accorceranno.

Analisi tecnica FTSE-Mib settimanale al 25 Aprile 2020
Analisi tecnica FTSE-Mib settimanale al 25 Aprile 2020

Questa settimana sono poche le analogie del DAX ( – 2.72% e saldo 2020 a – 21.99%) con Milano.

Prima cosa i volumi sul DAX sono stati in aumento rispetto alla scorsa ottava, poi non appare una evidente lower shadow come a Milano e ciò segnala poca forza e poca voglia dei compratori di mettersi in gioco ed infine la perdita di un livello di supporto importante, come quello dei 10500 punti. Unica nota positiva è la tenuta del minimo della settimana precedente, fatto che potrebbe far pensare che anche qui il livello supportivo della seconda metà del 2016 possa farsi sentire, come già accaduto a fine 2018. Adesso area 10500 torna ad essere il primo livello di resistenza da superare e subito sopra area 10800, servirà pertanto una certa forza per poter passare questo duplice ostacolo. Forza che potrebbe essere trovata nel caso di un accordo finalmente comune in seno agli stati europei per risolvere questa drammatica crisi sanitario-economica. Nel caso invece dovesse persistere la debolezza ecco che se dovesse cedere questo livello supportivo sarà probabile in prima istanza un retest di area 10mila punti, un livello psicologico piu che grafico, e successivamente toccherà al lontano livello di area 9200 punti a farsi carico di sostenere i corsi azionari.

Analisi tecnica DAX settimanale al 25 Aprile 2020
Analisi tecnica DAX settimanale al 25 Aprile 2020

Nonostante la chiusura negativa degli indici di Wall Street, la lettura dei grafici ci racconta che al doppio colpo subito da OIL e Gilead sia poi seguita una forte e decisa reazione, per quanto alla fine i volumi siano poi rimasti al di sotto di quelli della precedente ottava.

Il Dow Jones ( – 1.92% e saldo 2020 a – 16.69%) è stato il peggior indice USA in questa ottava ma in chiusura ha tenuto il supporto dei 23400 punti circa e senza essersi poi avvicinato troppo al livello di supporto dei 22400. La lunga lower shadow lascia intendere che siano tornati i compratori a difendere i 23500 punti e pertanto se nella prossima ottava si torneranno a mettere nel mirino i massimi della scorsa ottava allora potremmo anche assistere ad un ulteriore allungo verso la resistenza a 24680. Se invece si dovesse tornare sotto il supporto dei 23500 allora saranno area 23mila e poi 22500 a dover contenere la discesa. Decisamente meglio il Nasdaq ( – 0.51% e saldo 2020 a + 0.61%) che è l’unico a perdere meno del punto percentuale ma sopratutto quello che alla fine ha chiuso sopra il prezzo di apertura. Torna praticamente ai livelli della scorsa settimana ma con la differenza che questa volta le due rialziste che ha sopra la testa si incroceranno a 9087 punti e pertanto non ci sono ostacoli per tornare sui 9mila punti. Bella la candela del S&P500 ( – 1.31% e saldo 2020 a – 12.20%) che ricorda molto quella del Nasdaq e che come quella è rimasta tutta all’interno di quella precedente. Interessante notare come tenga per la seconda settimana di seguito la resistenza del bordo inferiore del piccolo gap down di metà marzo a 2882, ma che insieme al bordo superiore a 2890 e alla resistenza a 2930 rappresenta una forte area di resistenza. Molto importante la tenuta del supporto in area 2800 punti in chiusura, segno che nonostante le difficoltà a seguito di OIL e Gilead i mercati continuino a valutare in prospettiva un recupero della economia per la seconda metà dell’anno.

Buon trading a tutti!

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