fbpx

Prosegue la volatilità sui Mercati che non riescono a trovare qualcosa a cui appigliarsi per poter trovare un minimo di stabilità e che pertanto fluttuano in funzione delle news che arrivano. La negatività di questa settimana è causata dal dato della inflazione americana che pur risultando inferiore al dato precedente è uscito sopra al dato atteso nonostante la politica aggressiva della FED. Peraltro lo scostamento tra dato atteso e dato uscito non era cosi rilevante per giustificare lo sconquasso che è avvenuto, ma rende l’idea di quanto siano scoperti i nervi degli investitori. Sul fronte militare si segnala che dopo la controffensiva ucraina e la ritirata in ordine sparsa dell’esercito russo, Putin stia ricevendo risposte meno collaborative di quanto si aspettasse da due dei suoi teorici migliori alleati, ossia Cina e India, nel meeting di Samarcanda. La prima conferma con il presidente XI  i rapporti di amicizia tra le nazioni ma ha respinto ogni richiesta di supporto economico e militare ed anzi ha annunciato di voler creare un collegamento ferroviario con l’europa che tagli fuori il territorio russo, onde evitare di perdere la clientela del vecchio continente. La seconda, con il presidente Modi, ha ribadito che non è questo il momento di fare guerre, ma continua a fare affari con mosca acquistandone il petrolio a prezzo basso come dimostrazione di aiuto ma vendendo all’estero  tutta la propria produzione a prezzo di mercato facendo un bel business, praticamente sfrutta la necessità di mosca di vendere petrolio a proprio favore. Putin sentendosi poco spalleggiato da coloro che dovrebbero essere suoi fedeli alleati ha dichiarato che è disposto a finire immediatamente il conflitto in corso ma che è il presidente ucraino a non volersi sedere ad un tavolo di trattativa. La domanda è : vuole davvero porre fine al conflitto e tentare di ricucire diplomaticamente i rapporti internazionali o no ? Se davvero avesse la volontà di porre fine a tale misfatto non dovrebbe fare altro che richiamare tutte le sue truppe all’interno dei propri confini ………..

Unico listino positivo questa settimana il FTSE-MIB ( + 0.07% e saldo 2022 a – 19.15%)

Però lascia sul grafico una candela decisamente brutta con quella lunga upper shadow che ha cozzato contro la resistenza dei 22880 punti e con volumi in aumento e sopra la media. Il non essere riuscito a riportarsi oltre i 23150 per confermare un nuovo mini trend al rialzo, ci riporta alla situazione di poche settimane fà e con il rischio di un nuovo scivolone al ribasso che vada a registrare un nuovo minimo. La circostanza delle elezioni potrebbe peraltro essere un catalizzatore a riguardo. aspettiamoci quindi ulteriore volatilità sul listino italiano. Prima resistenza i 22210 punti e a seguire i 22450 mentre il primo supporto sono i 21800 punti e successivamente i 21500 punti.

Analisi tecnica FTSE-Mib settimanale alla chiusura del 16/09/2022

Brutta anche la candela del DAX ( – 2.65% e saldo 2022 a – 19.79%)

nonostante una apertura di ottava in gap up ed un allungo perentorio oltre i 13200 punti fino a portarsi in prossimità della resistenza dei 13630 punti, ha poi virato al ribasso e con volumi che sono tornati sopra la media dopo parecchie settimane è andato a chiudere poco sopra i minimi di settimana poco sopra il supporto dei 12650, livello che assieme ai 12500 lavora come una forte area supportiva. La eventuale tenuta di questa area potrebbe essere propedeutica per un nuovo rialzo che avrà sui 1296 punti la prima resistenza mentre se l’area supportiva dovesse cedere allora si dovrà guardare al livello dei 12100 che forma un’altra area supportica assieme ai 11930 punti.

Analisi tecnica DAX settimanale alla chiusura del 16/09/2022

Le cose sono andate decisamente peggio a Wall Street dove due listini su tre hanno perso i supporti e dove il dato della inflazione uscito in frazionale incremento rispetto alle attese ha provocato uno tsunami

Lo dimostra l’eloquente engulfing bearish del S&P500 ( – 4.77% e saldo 2022 a – 18.73%) . Dopo una apertura in gap up l’indice di riferimento mondiale ha tentato un allungo verso il gap ancora aperto a 4219 punti salvo poi invertire la rotta e picchiare giu fin sotto il supporto dei 3861 punti, recuperato in close di una manciata di punti. Sarebbe importante che questo livello venga mantenuto se si vogliono coltivare ancora dei barlumi di speranza per il mantenimento del mini trend al rialzo che si stava formando e che verrà decisamente perduto nel caso di affondi sotto i 3630 punti. Prima resistenza i 4020 punti. Peggior listino a Wall Street è stato il Nasdaq ( – 5.77% e saldo 2022 a – 27.32%) che ha aperto anch’esso in gap up per poi infrangersi contro la resistenza dinamica e quindi invertire la rotta perdendo prima il supporto statico dei 12200 punti e quindi anche quello dinamico che transitava sui 12140 per chiudere sui 11861 dopo un minimo a 11710, il tutto con volumi decisamente elevati. L’ampio range di un migliaio di punti ci deve portare a ritenere che il minimo annuale poco sopra gli 11mila punti non è poi cosi lontano e pertanto sarà proprio il tecnologico ad essere la cartina di tornasole per quello che sarà il proseguimento dei listini in questo difficile 2022. La prima resistenza è adesso composta dall’incrocio della statica e della dinamica, per cui l’area 12160/12200. Miglior listino di settimana a Wall Street è ancora il Dow Jones ( – 4.13% e saldo 2022 a – 15.18%) che si conferma anche il migliore dei listini per l’anno in corso. Benchè non avesse aperto in gap up anche il DJ non si è sottratto alla disfatta generale e dopo un massimo superiore alle due precedenti settimane ha capitolato ed ha perduto il supporto dei 31260 punti che aveva tenuto nelle ultime settimane, fermandosi sui 30820 punti. Prossimo livello supportivo i 29750 punti che se venissero perduto potrebbero portare poi alla chiusura del gap a 28170. Il pronto recupero dei 31250 punti potrebbe invece riportre un minimo di serenità e farci vedere un riavvicinamento al livello superiore di resistenza sui 33266 punti.

Leave a comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.