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Prosegue per la sesta settimana consecutiva il rialzo sui Mercati europei dove Milano e Dax con volumi in aumento si riportano a – 10% da inizio anno e quindi con la possibilità di annullare la negatività, evento quasi impensabile fino al mese scorso. A dare nuovo propellente è stato il dato della inflazione USA uscito sotto le attese che ha infiammato i Mercati , in quanto questo dato abbinato ai dati USA del lavoro potrebbero condizionare la FED nella riunione di dicembre. C’è ancora qualche settimana di tempo per fare le opportune valutazioni da parte della banca centrale americana, ma la vera domanda da porsi è se Powell avrà voglia di modificare nuovamente strategia. Ricordiamo che ad Ottobre , dopo l’incremento da 75 punti base , l’idea era che fosse probabile un nuovo aumento da 75 punti a novembre ( come effettivamente accaduto) ed uno piu cauto a dicembre. Il dato dell’inflazione uscito la volta scorsa sopra le attese aveva provocato però una dura reazione da parte della FED e le parole di Powell della scorsa settimana erano state decisamente per un approccio ancora aggressivo da parte della banca centrale per fermare la corsa inflattiva a tutti i costi, compreso il rallentamento dell’economia. Con il dato dello scorso 10 novembre, uscito a 7.7% rispetto all’8% delle attese i Mercati hanno avuto una reazione a dir poco euforica, quasi che con una bacchetta magica si fossero risolti d’incanto tutti i problemi, ma sappiamo bene che le cose non stanno esattamente in questo modo. Non è nostra intenzione fare le Cassandre, ma vi sono dei dati oggettivi che vanno considerati, aldilà dei lanci giornalistici che parlano di ” Wall Street può correre un altro 25% ora che la FED non ha più le spalle al muro nella lotta all’inflazione” o ancora ” Un analista di citigroup prevede altre 6 settimane di rialzi affinchè le posizioni short vengano coperte”. 

Innanzi tutto i volumi a Wall Street sono rimasti in linea con quelli dell’ottava precedente, poi è da valutare se Powell vorrà nuovamente cambiare idea e tornare all’idea originale di un incremento a dicembre di 50 punti base, rischiando cosi di perdere credibilità. Restano ancora aperte le varie situazioni di crisi tra russia ed ucraina, tra cina e usa nonostante qualche timido approccio diplomatico, la guerra zero-covid che stà bloccando alcune zone produttive della cina, l’esito delle elezioni di midterm anche se non vi è stato l’atteso tsunami repubblicano e non ultime le nuove frizioni all’interno della UE.

Bel rally coast-to-coast tra il supporto sui 23130 punti e la resistenza dei 24558 per Piazza Affari ( + 5.03% e saldo 2022 a – 10.57%) che con volumi in aumento si riporta al test della resistenza di ottobre 2009.

Se dovesse riuscire a rimanere sopra i 24080 potrebbe poi lanciare un nuovo assalto per superare i 24558 e quindi facendo base al di sopra ripuntare i 25800 punti dopodichè il target  sarebbe il ritorno sui valori della chiusura dello scorso anno. Ma abbiamo detto che le incognite restano molte e già una conferma della FED per un nuovo incremento di 75 punti base farebbe ripiombare i Mercati.

Analisi tecnica FTSE-Mib settimanale alla chiusura del 11/11/2022
Analisi tecnica FTSE-Mib settimanale alla chiusura del 11/11/2022

Bene anche il DAX ( + 5.68% e saldo 2022 a – 10.45%) che si riporta oltre i 14mila punti ed anche sopra la resistenza dei 14130 punti che ora diventano il primo supporto.

Prossima resistenze i 14400 punti e a seguire i 14800 punti. anche sul Dax volumi in aumento come a Milano, vedremo invece che a Wall Street non è stato cosi. Come già fatto notare in precedenza, il Dax è leggermente in ritardo rispetto a Milano, si confronti la situazione attuale con i massimi di giugno.

Analisi tecnica DAX settimanale alla chiusura del 11/11/2022
Analisi tecnica DAX settimanale alla chiusura del 11/11/2022

La notizia a Wall Street è che per una volta il Dow Jones ( + 4.15% e saldo 2022 a – 7.13%) è stato il peggior listino di settimana anche se resta ampiamente il migliore dei listini, unico in rosso a single-digit.

Superati anche i 33650 è arrivato a poca distnza dai 34mila punti che decideranno la fase finale dell’anno in corso. Se riuscirà a passare sopra allora avrà ampio spazio fino ai 35mila e oltre, se invece dovesse accadere nuovamente quanto accaduto ad agosto allora tornerà nell’oblio. Superstar di settimana il Nasdaq ( + 8.84% e saldo 2022 a – 27.59%) che però resta sostanzialemte ancora laggiù e distante ancora circa duecento punti dalla resistenza. Nonostante il + 8% i volumi sono rimasti  come le settimane precedenti, pertanto resta d’obbligo la cautela. Meglio S&P500 ( + 5.89% e saldo 2022 a – 16.22%) che si riporta al test dei 4mila punti che se superati darà il là per andare a chiudere il gap ancora aperto e al test della resistenza dei 4230 punti. Primo supporto tornano i 3861 punti e anche qui notiamo che i volumi sono rimasti in linea con quelli delle scorse settimane.

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