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Se dovessimo basarci sui risultati della prima settimana dovremmo ipotizzare che questo 2023 sarà l’anno della riscossa dei listini europei rispetto a quelli americani, dobbiamo però tenere a mente alcuni particolari : Wall Street ha avuto una giornata chiusa il 2 gennaio, ha vissuto la settimana in ansia per i dati sull’occupazione e che solo dopo i dati che hanno mostrato un raffreddamento degli aumenti salariali i listini a stelle e strisce hanno registrato una buona seduta venerdi. I listini europei hanno avuto ben 4 sedute positive su 5 e solo giovedi non hanno guadagnato, ma vedremo i motivi sui grafici. Peraltro non si sono fatti attendere i commenti della FED che tramite alcune dichiarazioni di alcuni suoi governatori ha puntualizzato come un rally azionario adesso non farà altro che prolungare la sofferenza per buttare giù l’inflazione e che quello rimane l’obiettivo principale della FED. Però la reazione positiva dei listini al dato sul lavoro la dice lunga sulla voglia di recupero che si respira a Wall Street ed infatti appaiono sulla stampa articoli che raccolgono interviste fatte ad analisti ed investitori che ritengono che il 2023 sarà l’anno del recupero dopo il disastroso 2022. Chi avrà ragione ? Troppo presto per dirlo adesso, una rondine non fà primavera , ma certo che se con le trimestrali USA in arrivo verranno confermate buone intonazioni e se davvero dovessero uscire progressi nel conflitto nell’est europeo ecco che allora qualcosa di buono per questo 2023 ce lo potremmo attendere. Dopo gli ultimi dati usciti i picchi della inflazione pare siano alle spalle, ciò non significa che il problema sia risolto, tutt’altro, ma sapere che si è scollinato e si è sulla strada della normalizzazione è un dato che i Mercati apprezzeranno. La grande incognita ora è la situazione in Cina, dove è vero che si è superata l’intransigenza del Covid-free, ma è anche vero che i contagi si stanno allargando in maniera praticamente incontrollata e la Cina ha anche rifiutato l’aiuto europeo tramite invio di vaccini, il dubbio che i loro Sinovac e Sinopharm non siano il massimo della efficacia contro la variante Omicron non è un pensiero che al comitato centrale cinese sia piaciuto in modo particolare. Si è vero che le aziende dipendenti dalle forniture della Cina si sono organizzate, ma un nuovo blocco totale delle importazioni potrebbe essere una nuova e rischiosa fase di contrazione economica che ora sarebbe deleteria.

La prima maglia rosa del 2023 la indossa il FTSE-MIB ( + 6.21%)

Lascia sul grafico una spettacolare long candle di oltre 1300 punti  che ha spazzato via prima la resistenza dei 24080 e quindi la resistenza dei 24558 portandosi anche oltre i massimi di dicembre scorso e tornando su livelli che non si vedevano da aprile scorso. Se verrà confermata la tenuta dei 24558 nelle prossime settimane, dopo l’exploit di questa settimana è probabile un retest del livello, allora si torneranno a guardare le resistenze a 25480 punti e successivamente a 25810 punti. A Milano sono tornati anche i volumi in media dopo le ultime due settimane di volumi in calo e questo è un dato positivo da considerare. Nella introduzione abbiamo scritto che solo la seduta di giovedi è stata non positiva per i listini europei, sul video della pillola su Milano ne diamo spiegazione.

Analisi FTSE-Mib Settimanale alla chiusura del 06/01/23
Analisi FTSE-Mib Settimanale alla chiusura del 06/01/23

Per il DAX ( + 4.93%) vale sostanzialmente quanto già detto per Milano

Le sole differenze sono i volumi che per quanto in aumento sono rimasti leggermente inferiori alla media e che non si è superato il massimo visto a dicembre, per il resto anche l’indice tedesco ha superato due livelli di resistenza ( 14130 e 14400) e dopo un possibile retest del nuovo supporto potrebbe mettere nel mirino la forte area tra 14800 e 15mila punti.

Analisi DAX Settimanale alla chiusura del 06/01/23
Analisi DAX Settimanale alla chiusura del 06/01/23

Un’altro dei “problemi” che Wall Street affrontava nella settimana conclusa era la difficoltà della elezione del nuovo speaker della Camera

I democratici che votavano compatti per il loro candidato ed i repubblicani che invece non lo erano e pertanto non riuscivano ad eleggere McCarthy. solo dopo 15 votazioni, l’elezione più lunga da oltre 160 anni, e l’intervento diretto dell’ex presidente Trump, lo stallo è stato superato ed i repubblicani “ribelli” hanno votato il candidato indicato dalla maggioranza. Molti americani sono curiosi di sapere cosa sia stato promesso ai 20 deputati per far cambiare loro idea, ma ovviamente nulla trapela. Fatta chiarezza anche su questo argomento ora la Camera USA può procedere con il giuramento dei deputati ed iniziare ad essere pienamente operativa. Vedremo già nella giornata di lunedi se e come la fine di questa incredibile situazione possa aver influenzato Wall Street nell’ottava appena conclusa, segnaliamo che era da 100 anni che l’elezione avveniva al primo turno !

Prosegue nel 2023 la buona intonazione del Dow Jones ( + 1.45%) che si conferma miglior listino di Wall Street, nonostante abbia registrato un minimo inferiore a quello della scorsa ottava. In chiusura però si è dimostrato forte ed è arrivato poco sotto la resistenza dei 33650 e se nella prossima ottava dovesse riuscire a passare è probabile un immediato test dei 34mila punti. Questo sarà il livello spartiacque tra un allungo ed un persistere nella fase laterale. Volumi in aumento ma sotto la media anche in virtù della seduta festiva del 2 gennaio. Unico listino a non superare la soglia del punto percentuale è ancora il Nasdaq ( + 0.91%) che soffre ancora la debolezza dei tecnologici e che come detto in apertura potrebbe soffrire ancora per un nuovo blocco di importazioni dalla Cina. Volendo guardare le cose con occhio positivo diciamo che il supporto dei 10670 punti ha tenuto, che il minimo della scorsa ottava non è stato violato e che il close è stato nella parte superiore della candela e sopra i massimi della scorsa ottava, poi però ci fermiamo ed attendiamo di vedere i prossimi sviluppi. la prima resistenza sui 12200 è lontana ma sappiamo bene che è proprio il listino tecnologico americano quello capace di movimenti incredibili, per cui attendiamo le trimestrali. Buona anche la performance di S&P500 ( + 1.44%) che chiude sopra la resistenza ed ora primo supporto a 3861 punti che riapre la strada verso i 4mila punti. Chiusura sopra i massimi delle ultime due settimane e minimi in rialzo nelle ultime due settimane, dati che potrebbero voler dire che sia possibile una gamba rialzista ma data l’instabilità dell’ultimo periodo preferiamo essere cauti.

Lo staff MAC Trader rinnova a tutti gli auguri per un Buon 2023!

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