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Si è chiuso un negativo mese di agosto ( perdite tra il – 1.6 e il – 3% ) e si è entrati con fiducia nel mese di settembre. La settimana nel suo complesso si è chiusa con performance positive per i listini anche se come sempre occorre fare un distinguo tra quelli europei e Wall Street. Dopo le parole dei vari governatori delle banche centrali  Jackson Hole la scorsa settimana e i dati macro economici usciti in questa settimana permane negli investitori la speranza che nel mese di settembre BCE e FED possano mantenere l’attuale tasso e rimandare alla prossima riunione la decisione per un ulteriore eventuale rialzo. Dal nostro punto di vista non crediamo ad un nulla di fatto per la BCE, l’istituto europeo si è mosso in ritardo rispetto agli USA ed è ancora in affannosa rincorsa. I dati usciti venerdi riportano sostanzialmente una inflazione ancora alta su quasi tutto il vecchio continente e pertanto è poco verosimile che Lagarde e soci optino per un nulla di fatto. Qualche possibilità in più per un mantenimento dello status quo ed un rinvio alla successiva riunione è possibile per la FED che starà valutando con attenzione i vari dato macro usciti (e a quelli che usciranno fino al prossimo 19 settembre) che con le contraddizioni insite lasciano ancora qualche reale speranza di pausa.

In europa abbiamo avuto un ritorno dei volumi in media mentre a Wall Street i volumi sono stati in calo e lo saranno anche per la prossima ottava dato che lunedi i mercati USA resteranno chiusi per festività.

Settimana positiva ma candela bruttina per il FTSE-MIB ( + 1.56% e saldo 2023 a + 20.85%) con una lunga upper shadow dovuta alle tre sedute negative della seconda metà della settimana.

Nonostante questo però il nostro listino è l’unico che si trova attualmente sopra i massimi di gennaio 2022 e finchè si manterrà sopra i 28216 punti avrà buone probabilità per un nuovo test dei massimi di periodo e quindi un allungo verso i 30mila punti. Le banche hanno recuperato la debacle a seguito della notizia della tassa sugli extra profitti e per il nostro listino le banche sono un pilastro importante. Di queste ore la news che il governo intende accelerare la vendita delle proprie quote in MPS, vedremo lunedi come reagiranno i mercati a questa news.

Analisi settimanale FTSE-Mib alla chiusura del 01/09/2023
Analisi settimanale FTSE-Mib alla chiusura del 01/09/2023

Anche questa settimana prosegue la somiglianza tra il nostro listino ed il DAX ( + 1.33% e saldo 2023 a + 13.77%) , con la candela che presenta una marcata upper shadow che però ha chiuso sopra il supporto e con volumi tornati nella media.

La differenza principale è che il DAX non è tornato sopra i massimi di gennaio 2022 come è sul nostro listino. Va anche detto che con un ritorno su quei livelli l’indice tedesco sarebbe molto vicino al suo massimo storico poco sopra i 16520 punti registrati nello scorso mese di agosto. La tenuta del supporto dei 15703 punti porrà l’indice tedesco nelle giuste condizioni per poter ritentare un allungo oltre i 16mila punti e da lì rimettere nel mirino i massimi storici.

Analisi settimanale DAX alla chiusura del 01/09/2023
Analisi settimanale DAX alla chiusura del 01/09/2023

A Wall Street in questa settimana si sono registrate contrazioni di volumi rispetto alla scorsa ottava anche se graficamente le candele disegnate sui grafici sono migliori di quelle viste sui grafici degli indici europei.

Nasdaq e S&P500 sono arrivati al test delle resistenze e pare che gli investitori abbiano preferito rimandare un possibile breakout alla prossima settimana, per analizzare con tranquillità nel fine settimana i vari dati usciti negli ultimi giorni ,PIL USA sotto attese, aumento della disoccupazione, il famoso indice PCE che Powell tiene in considerazione uscito come da attese. Dati che certamente porteranno ampie discussioni in seno al FOMC circa la migliore strategia da attuare e che al momento lasciano gli investiori con qualche dubbio di troppo. Vedremo se da lunedi , anzi da martedi vista la festività del Lavoro di lunedi, Wall Street ripartirà con decisione o se invece rimarrà ancora cauta in attesa di qualche altro dato o di qualche intervista illuminante di qualche esponente della FED. Candela positiva per il Dow Jones ( + 1.42% e saldo 2023 a + 5.10%) dopo il test del supporto della scorsa ottava che si riporta oltre i 34800 punti e si riavvicina alla resistenza dei 35658 punti che nelle scorse settimane si è dimostrata invalicabile. Primo supporto i 34mila punti. Miglior listini di settimana il Nasdaq ( + 3.67% e saldo 2023 a + 41.60%) che supera la resistenza dei 15157 punti e arriva di slancio a sfiorare la resistenza superiore dei 15700 chiudendo poi poco sotto i 15500 punti. Probabile un nuovo tentativo di break nella prossima settimana e in caso positivo da monitorare prima i 15790 / 15800 e successivamente i 15930 prima dei 16mila tondi. Al momento i 15157 sono il primo livello di supporto. S&P500 ( + 2.49% e saldo 2023 a + 17.61%) arriva preciso al test della resistenza dei 4546 punti che si dimostra tale e quindi chiude a 4515 punti, in ottima posizione per tentare un breakout. Probabilmente la vicinanza della successiva resistenza statica a 4604 e dinamica a 4623 ha consigliato per rimandare il possibile breakout al fine di attendere il ritorno di chi si godrà il lungo fine settimana. Se il breakout dovesse avere successo per S&P500 oltre i 4623 non ci sarebbero altri ostacoli per tornare in area massimi storici a 4819 punti.

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