Si avvicinano le riunioni delle banche centrali piu attese, FED e BCE, con gli investitori che auspicano un nulla di fatto come dichiarato questa settimana dalle banche centrali di Canada ed Australia, ma se tale ipotesi è possibile per quel che riguarda la FED e nonostante i dati sulla disoccupazione USA siano usciti sotto le attese e pertanto potrebbero permettere piu spazio di manovra a Powell, per quanto riguarda la BCE è probabile che assisteremo ad un nuovo rialzo, seppur magari limitato ad un quarto di punto. A cercare di scongiurare questa ipotesi si è mosso in prima persona il presidente della bundesbank in persona, il “falco” Nagel che è sempre stato in prima linea nella rigida politica monetaria, forte come era della posizione della sua Germania, una volta locomotiva d’europa. Nagel ha detto che il suo paese è in buona posizione non solo per quanto riguarda l’occupazione e la sostenibilità del debito, ma anche per la resilienza delle imprese nazionali. «La Germania non è il malato d’Europa. Penso che sia una diagnosi errata. L’attuale situazione non è paragonabile a quella di 20 anni fà. È vero che siamo scivolati in una recessione tecnica durante la stagione invernale e da allora lo sviluppo economico non è stato soddisfacente, ma prevediamo che l’immagine si rischiarerà l’anno prossimo».
A fargli eco risponde però l’istituto tedesco di ricerca economica (DIW) che ha tagliato le aspettative per l’economia della Germania per il 2023 e ridotto la crescita 2024 al 1.2% dalla precedente previsione dell’ 1.5%, aggiungendo anche che quella tedesca sarà l’unica tra le maggiori economie a subire una contrazione. Come se tutto questo non bastasse il direttore di Milano Finanza dichiara “I tedeschi nascondono i buchi di bilancio e agli italiani non si fanno sconti sul Superbonus. Cosi l’Europa non va”
La Corte dei Conti tedesca denuncia il governo di taroccare il bilancio: «Le misure decise per il bilancio constano essenzialmente in uno spostamento di spese in ‘fondi speciali’, nella cancellazione di sussidi e in poste senza coperture», affermano i magistrati contabili. In pratica Berlino ha spostato nei Sondervermoegen, i veicoli finanziari con cui contava di finanziare spese straordinarie fuori bilancio, gli impegni straordinari e pluriennali. Come, per esempio, i 100 miliardi per la Bundeswehr o i 212 miliardi per la lotta ai cambiamenti climatici e la riconversione energetica.
Così facendo, avrebbe aggirato il cosiddetto «freno al debito» (un emendamento al pareggio di bilancio basato sul disavanzo federale strutturale); e, addirittura, l’avrebbe indebolito. Senza addentrarci troppo nel tecnico, la conseguenza è: il deficit reale del Paese praticamente schizza dai 16,6 miliardi di euro preventivati agli 85,7 miliardi, cifra cinque volte superiore rispetto alle aspettative. Un’altra cifra nel mirino degli analisti è il disavanzo del pil, che raggiungerà il 2,4% e non lo 0,4%. Non è uno spettacolo edificante. Sicché diventa assai magra la figura della Germania che passava il tempo ad accusare i paesi latini di manipolare i conti pubblici e di volere scomputare dal calcolo del deficit le spese militari o del debito le spese inerenti al Pnrr.
Dopo le spiagge e le discoteche affollate ecco puntuale il conto: le nuove varianti del Covid hanno causato un incremento dei casi di oltre il 43% ed il dato potrebbe incrementarsi nelle prossime settimane. Urge alzare immediatamente la difesa a protezione delle fasce piu deboli ed a rischio.
Segnaliamo infine il primo anniversario della scomparsa della regina Elisabetta mentre in India ( o Bharat come ha voluto il presidente Modi) si apre nel fine settimana un importante G20 che si auspica possa portare ad un avvicinamento delle parti per il conflitto in Ucraina e sopratutto una coalizione mondiale per la tutela e difesa del clima del nostro pianeta, di queste ultime ore notizie di terremoti ed inondazioni gravi che stanno a significare grossi disagi del nostro pianeta in sofferenza.
Pur mantenendo una impostazione di fondo rialzista, i Mercati sono in attesa delle decisioni di BCE e FED e vista la distanza che ancora ci separa da quegli eventi si comportanto come Penelope con la tela, la fanno e la disfano per non dover decidere !
Il FTSE-MIB (-1.46% e saldo 2023 a +19.09%) ha disegnato una candela volatile che è scesa sin quasi ai minimi di due settimane fa per poi chiudere appena sopra il supporto dei 28216, che alla fine è un buon risultato considerando anche i volumi sopra la media.
La prossima sarà ancora una settimana di attesa, la riunione della BCE è fissata per giovedi 14 e fino ad allora sarà importante che il supporto tenga o che in ogni caso non si scenda sotto i 27500 punti. Se la BCE dovesse sorprendere con un nulla di fatto il nostro indice potrebbe rapidamente risportarsi verso i 29mila punti, ma anche con un incremento di 25 bp il Mercato non dovrebbe avere molti argomenti per peggiorare la situazione. Sullo sfondo resta il supporto dei 26680 punti.
![Analisi FTSE-Mib settimanale alla chiusura del 08/09/2023](https://www.mactrader.it/wp-content/uploads/2023/09/photo_2023-09-10-14.10.12-1024x468.jpeg)
Dopo quanto scritto nella introduzione ci si sarebbe atteso un tonfo del DAX (-0.63% e saldo 2023 +13.05%) che invece è stato il miglior listino di settimana.
Come Milano ha bucato in intra il supporto dei 15703 punti, livello però ampiamente recuperato in chiusura. Volumi si mantengono stabili e poco sotto la media. Alla luce di ciò riteniamo che forse a casa loro ben sapevano cosa accadesse e quindi nessuna sorpresa, siamo rimasti sorpresi noi a vedere i tedeschi ” fare la furbata come gli italiani” ! Vedremo se a Francoforte seguiranno la richiesta di Nagel per un nulla di fatto o se invece prevarrà la linea dura , con i francesi che vorranno vendicarsi con Berlino per aver firmato con Italia, Spagna e Svezia lo sviluppo del successore del carro armato Leopard2 troncando la loro collaborazione. Primo supporto 15703 e successivamente 15338 mentre la prima resistenza sono i 16mila punti e a seguire area 16200.
![Analisi DAX settimanale alla chiusura del 08/09/2023](https://www.mactrader.it/wp-content/uploads/2023/09/photo_2023-09-10-14.10.11-1024x468.jpeg)
Se in europa i listini hanno recuperato i supporti solo in finale di ottava, a Wall Street la situazione è stata migliore con il solo tecnologico ad essere sceso al test e tenuta.
Aumentano le voci autorevoli che parlano di una recessione più lontana o in ogni caso di una recessione soft rispetto a quella paventata in precedenza, cosi come aumentano le probabilità per una decisione di un nulla di fatto alla prossima riunione della FED che si terrà il 20 e il 21 settembre. In realtà il dato delle richieste dei sussidi di disoccupazione ai minimi potrebbe permettere alla FED di fare un ulteriore rialzo subito e magari lasciare il nulla di fatto ad inizio novembre ed eventualmente usare l’ultima riunione dell’anno a metà dicembre per corregere il tiro. Ci sono ancora una decina di giorni pertanto inutile fare troppe congetture al momento, meglio attendere la pubblicazione dei prossimi dati macro. Miglior listino a Wall Street il Dow Jones (-0.75% e saldo 2023 a +4.31% ) che consolida il rimbalzo dal supporto della scorsa ottava. I livelli da guardare sono sempre il supporto a 34mila punti e la resistenza a 35658 punti. Peggior listino a Wall Street il Nasdaq (-1.36% e saldo 2023 a +39.68%) che scende anche di una ventina di punti sotto al supporto prima di recuperarlo e chiudere in ogni caso oltre cento punti sopra. Volumi sotto media per la festività di lunedi, pertanto i livelli sono 15157 il supporto e 15700 la resistenza. Candela inside per S&P500 (-1.29% e saldo 2023 a +16.10%) che si assesta e resta ben posizionato per un nuovo test della resistenza a 4546 e successivamente troverà ostacolo a 4604 e solo poi la rialzista in allontanamento. Primo supporto i 4368 punti.
![](https://www.mactrader.it/wp-content/uploads/2023/09/photo_2023-09-10-14.10.13-1-1024x468.jpeg)
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