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Settimana in altalena sui mercati finanziari per il prolungarsi dei tempi sull’accordo sul debito USA, la Yellen guadagna qualche giorno e Nvidia vola grazie all’AI, ma attenti agli occhi della Cina su Taiwan. La Germania in recessione.

Settimana 21 del 2023 e Mercati contrastati dopo la positivita della scorsa ottava in quanto sono tornate ad addensarsi nubi sul teoricamente scontato accordo sul debito USA. La maggiore difficoltà che ostacola l’accordo tra il presidente Biden e lo speaker della Camera McCarthy risiede proprio nelle parole che quest’ultimo aveva detto a Gennaio per farsi eleggere. egli aveva infatti detto che avrebbe fatto di tutto per riportare la spesa a livelli del 2022 e aveva accettato una modifica alle regole della Camera affinchè qualsiasi singolo membro potesse obbligare una votazione per farlo decadere da speaker. Con le maggiori spese militari a favore dell’Ucraina, solo per dirne una è ovvio che gli USA non possano pensare a ridurre le spese per il proprio esercito, indebolendolo quindi, avendo speso una parte di quei soldi per armare l’Ucraina. Si spiega quindi lo stallo e la ricerca tra le parti per poter trovare un accordo che sia soddisfaente per tutti e non faccia perdere la faccia a McCarthy. La Yellen a fine settimana per cercare di ridurre la tensione ha detto che dopo attenta verifica è probabile che la deadline non sia il primo ma il 5 giugno, giusto per dare un poco di tempo in più alle parti per far quadrare il cerchio, in ogni caso il conto alla rovescia prima del default USA è partito. Due parole sul colosso delle schede grafiche NVIDIA che un paio di settimane fà aveva lanciato sul mercato una nuova scheda di fascia media e che non era stata ben accolta dal Mercato e che nonostante un immediato sconto a poche ore dal lancio non veniva ne venduta ne ordinata. La trimestrale poi ha visto un calo del 13% dei ricavi ma la parola magica che ha portato  al rialzo del 25% è stata AI ! 

L’avvento dei software di Intelligenza Artificiale che girano sulle GPU dei prodotti di punta di NVIDIA ( schede come la H100 e la A100 sono attualmente introvabili e vengono venduti i modelli precedenti a prezzi superiori a quelli di lancio !) ha portato l’azienda a dire che ciò comporterà un periodo di significativa crescita e prosperità nel medio termine. Naturalmente non è solo NVIDIA che beneficerà di questo trend ma tutto il settore benchè sia assolutamente necessario ricordare che NVIDIA, cosi come altre aziende come AMD, Qualcomm ed altre, curano solo la progettazione ma non la costruzione dei loro chip, sono le cosidette aziende fabless, chip che sono in prevalenza costruiti dalla TSMC di Taiwan e si proprio nella isola che la Cina vuole riprendersi e che ancora ieri ha “minacciato” inviando navi da guerra ed una portaerei nello stretto che le divide.

Con il secondo trimestre consecutivo di decrescita del PIL, la Germania è entrata tecnicamente in recessione. L’elevata inflazione con relativo aumento dei costi ha portato ad una contrazione dei consumi, benchè l’inverno sostanzialmente mite abbia evitato carenze di gas che avrebbero potuto provocare danni peggiori all’economia.

Peggior listino di settimana il FTSE-MIB (-2.93% e saldo 2023 a +12.68%) che disegna una candela di oltre 1300 punti di range.

Vero che lunedi 22 hanno staccato il dividendo oltre 60 società, ma è vero anche che il crollo è stato mercoledi alle news su un nuovo raffreddamento tra le parti in USA per l’accordo sul debito. Nel complesso però Milano ha chiuso sopra il supporto dei 26680 punti ed i volumi sono rimasti decisamente sotto la media, pertanto calo si ma non selloff. Vedremo se il supporto terrà nella prossima settimana quando con molta probabilità verrà finalmente dato annuncio di accordo sul debito americano e si potrà tornare a ragionare di altro. Prima resistenza i 27500 punti. Sul fronte del PIL, che come detto in Germania è stato in calo, sia il FMI che il nostro ministro del tesoro e delle finanze hanno parlato di un PIL italiano in crescita tra l’ 1.1% e l’1.3%.

Analisi FTSE-Mib Settimanale alla chiusura del 26/05/2023
Analisi FTSE-Mib Settimanale alla chiusura del 26/05/2023

Fresco di massimo storico, il DAX (-1.79% e saldo 2023 a +14.80%) non si è confermato

In ogni caso, nonostante la conclamata recessione tecnica, si è mantenuto sopra il supporto dei 15700 punti ed ha poi chiuso poco sotto i 16mila punti lasciando inalterate le possibilità per un nuovo allungo. anche sul DAX i volumi sono stati sotto la media ed anzi anche in contrazione rispetto alla scorsa ottava. Il superamento dei 16330 punti, massimo della scorsa ottava , darà all’indice tedesco nuovo vigore per ulteriori rialzi.

Analisi DAX Settimanale alla chiusura del 26/05/2023
Analisi DAX Settimanale alla chiusura del 26/05/2023

Avevamo scritto la scorsa settimana del divario tra Nasdaq e Dow Jones a livelli che non si vedevano da molti anni e, nonostante le difficoltà della settimana siano scaturite sopratutto da problemi degli USA, Wall Street ha sostanzialmente guadagnato.

Il Dow Jones ( – 0.99% e saldo 2023 a – 0.16%) infatti è stato l’unico a Wall Street a chiudere in rosso e peraltro si è portato in negativo anche per l’anno in corso acuendo lo svantaggio con il listino tecnologico. Graficamente male in quanto ha perduto anche l’ultimo livello di supporto benchè la lower shadow porti a ritenere che già nella prossima ottava il livello ora di resistenza a 33266 possa essere recuperato. Musica del tutto diversa sul Nasdaq ( + 3.58% e saldo 2023 a + 30.70%) che dopo essere sceso sotto i supporti statico e dinamico ha poi preso la via del nord con i dati di Nvidia superando di slancio la resistenza dei 14mila punti e allungandosi in area 14300 a poca distanza dalla resistenza dei 14384 punti. Volumi in aumento e sopra la media a confermare una partecipazione ampia a questo movimento. Primo supporto i 14mila punti e prima resistenza i 14384 punti e a seguire i 14770 punti. Nel suo complesso non male neanche la candela di S&P500 ( + 0.32% e saldo 2023 a + 9.53%) che pur apparendo in laterale rispetto alla candela precedente ci racconta di un ritorno agli acquisti in prossimità dei minimi di settimana e con incremento di volumi, pronto per un breakout dei 4230 punti che porterebbe a guardare verso i 4368 punti. Naturalmente il primissimo target è la chiusura del gap a 4219 ancora sfiorato per pochi punti.

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