fbpx

Settimana positiva per i listini azionari che hanno registrato nuovi massimi storici , o di periodo per quanto riguarda Milano, anche se poi Wall Street, complice anche la festività di lunedi prossimo che ha portato qualcuno a chiudere qualche posizione , ha chiuso l’ottava in rosso. I dati macroeconomici usciti in settimana hanno confermato l’impossibilità che le Banche Centrali possano avviare il taglio dei tassi d’interesse nel primo semestre ma dopo una prima seduta di sbandamento i Mercati hanno ripreso a salire. Certamente siamo tirati e sono molto quelli che si attendono un “salutare” storno o ritracciamento ed anche due vecchie volpi come l’oracolo di Omaha Warren Buffett e il fondatore di Amazon Jeff Bezos hanno proseguito nella vendita di azioni. Nel primo caso è probabile sia solo una rotazione di portafoglio anche perchè l’esposizione su Apple da parte di Berkshire è forse anche eccessiva. Il secondo invece continua a cedere titoli nell’ambito dell’accordo stabilito con l’azienda lo scorso novembre ma essendo arrivato ad aver liquidato 36 milioni dei 50 milioni di azioni concordate è probabile che non diluisca nell’intero anno tale vendita ma che per fine febbraio abbia liquidato l’intero pacchetto. Peraltro essendosi trasferito da Seattle alla Florida il signor Bezos non dovrà neanche pagare il capital gain, risparmiandosi circa 600 milioni di imposte. Anche Elon Musk ha effettuato un trasferimento cambiando la sede della sua Space X dal Delaware al Texas dopo che un giudice di quello stato aveva ordinato a Tesla di revocare la retribuzione di Musk del 2018 di circa 56 miliardi di $ in opzioni. Successivamente Musk sul proprio social ” X ” ha postato le seguenti parole : ” se la tua azienda è ancora registrata in Delaware ti consiglio di trasferirti in un altro stato il prima possibile”. Ma tra i venditori illustri troviamo anche Gates che vende i titoli Microsoft, Zuckerberg che vende titoli Meta ed anche Michael Burry che ha liquidato la sua partecipazione in Stellantis. Quindi a Wall Street , che lunedi sarà chiusa per festività, stanno iniziando le prime manovre di preparazione ad una possibile fase di ribassi, in europa invece assistiamo ad una fase di rialzo dopo qualche settimana di consolidamento dopo il precedente strappo. Il DAX nonostante la recessione tecnica della Germania festeggia nuovi massimi storici anche perchè la Germania strappa al Giappone , anch’esso in recessione, il terzo gradino del podio delle economie mondiali, dietro USA e Cina. . Recessione tecnica anche per la Gran Bretagna dove aumentano i malumori ed i mugugni per una Brexit che continua a presentare un conto salato ben oltre il prevedibile.

Nuova settimana di rialzi per il FTSE-MIB ( + 1.85% e saldo 2024 a + 4.55%) dopo essere uscito dalla fase laterale che durava da 8 settimane.

Apertura in gap up chiusura e ripartenza con allungo a sfiorare quota 32mila e chiusura a 31732 punti. Volumi sopra la media ma in leggera contrazione rispetto all’ottava precedente. Certamente hanno aiutato alcune buone trimestrali e i buyback aziendali, vedremo se la striscia rialzista si allungherà nelle prossime settimane e si avvicinerà alla durata del rialzo avuto tra novembre e dicembre scorsi. Primo supporto restano i 30700 punti circa mentre area 32mila è la prima e psicologica resistenza.

Analisi tecnica FTSE-Mib settimanale alla chiusura del 16/02/2024

Dopo due candele di indecisione il DAX ( + 1.12% e saldo 2024 a + 2.18%) allunga e supera di slancio area 17mila punti allungandosi fino al nuovo massimo storico di 17198 punti chiudendo poi a 17117 punti

Anche per il DAX avremmo preferito vedere un incremento di volumi che invece si sono confermati nella media e lasciano qualche piccolo dubbio sulla bontà del rialzo. In ogni caso la Germania ha superato il Giappone e si porta al terzo posto delle economie mondiali dopo le inavvicinabili USA e Cina. Primo supporto resta area 16850 punti e a seguire il solido 16325 punti, prima resistenza area 17200 dei massimi storici.

Analisi tecnica DAX settimanale alla chiusura del 16/02/2024

Tre nuovi massimi storici a Wall Street anche se poi le chiusure settimanali sono leggermente negative anche se per adesso non implicano cambi di view nonostante siano oramai molte le voci che “chiamano” all’inversione o almeno ad un ritracciamento.

Le trimestrali americane proseguono come al solito, tra alti molto alti e bassi molto bassi, con la loro volatilità esagerata e la continua attenzione ai costi ed ai buyback per sostenere i titoli dato che generalmente le guidance per il 2024 sono state ridotte. Spiccano Nike che finora è stata l’unica società punita dal Mercato per il taglio di personale ed Amazon che rimane in uno stretto box sui massimi di periodo ( e non molto lontana dai massimi storici) nonostante il suo fondatore abbia immesso sul Mercato 36 milioni di azioni e che ne venderà altri 14 milioni entro gennaio 2025. Sul fronte interno arrivano nuovi attacchi a Trump mentre in campo democratico esce allo scoperto la vice presidente Harris dicendosi pronta per il posto di Presidente. Se si confermerà in lizza allora potrebbe far fare un passo indietro alla Michelle Obama essendo uno scontro tra le due una mossa autolesionistica in campo democratico. Terza settimana in laterale sui massimi per il Dow Jones ( – 0.11% e saldo 2024 a + 2.49%) che trova in ogni caso il guizzo per registrare il nuovo record a 38927 punti chiudendo poi 300 punti sotto. Si conferma il primo supporto poco sopra i 38mila punti e a questo punto la prima resistenza è l’area di massimi storici. Sempre molto tecnico il Nasdaq ( – 1.53% e saldo 2024 a + 5.11%) che sale al test della resistenza dinamica registrando il nuovo massimo storico a 18041 punti per poi scendere e tornare sui minimi della scorsa ottava e poi chiudere sul supporto dinamico. Certamente il peggior listino di settimana ma resta il migliore da inizio anno e con volumi in leggerissimo incremento. Le due rialziste che lo ongabbiano sono al momento il supporto e la resistenza. Retest dei minimi della scorsa ottava anche per S&P500 ( – 0.41% e saldo 2024 a + 4.94%) che riesce anche lui a registrare un nuovo massimo storico a 5048 punti prima di scendere in chiusura a 5005, mantenendosi quindi sopra la soglia psicologica dei 5mila punti. La tenuta del minimo della scorsa ottava ci porta a considerare area 4920 come primissimo supporto mentre la resistenza è ovviamente il massimo storico. La resistenza dinamica passerà a 5125 punti la prossima settimana.

Leave a comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.