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Analisi settimanale dei principali mercati finanziari alla chiusura del 11 febbraio 2022

Nonostante i listini europei abbiano chiuso positivi la settimana non sfugge alla attenzione che Wall Street abbia ceduto sul finire della settimana su persistenti rumors di un oramai imminente attacco russo al territorio ucraino. Pare che il presidente Putin non voglia neanche attendere la fine delle olimpiadi invernali, come avrebbe promesso al presidente cinese Xi, per lanciare la sua offensiva. Sulla imminenza di tale minaccia anche il governo italiano ha lanciato un appello ai connazionali di lasciare il suolo ucraino, dopo che già i governi USA e UK avevano diramato il medesimo appello. Perchè Putin avrebbe deciso di anticipare ? Perchè inimicarsi anche la Cina ? Il suo scopo è quello di cercare di ottenere qualcosa in più di quanto le diplomazie stanno offrendo per evitare il conflitto ? Oppure teme che l’attività diplomatica abbia il solo scopo di prolungare le trattative e di portarle fino alla primavera quando poi la eventuale minaccia di chiudere i rubinetti del gas avrà ovviamente meno importanza ? Peraltro l’Europa si stà attivando per trovare forniture alternative benche queste provochino un ulteriore incremento dei costi energetici ed a cascata un ulteriore peggioramento dell’inflazione, altro tema dominante in questo inizio di anno. Guerra ed inflazione sono i due argomenti predominanti sui Mercati, la pandemia pare oramai messa in disparte anche se tale problema pare assai lungi dall’essere risolto.

La candela disegnata sul grafico settimanale di Piazza Affari ( + 1.36% e saldo 2022 a – 1.39%) racconta di una evidente volatilità, viste le lunghe shadow, ma anche di una sostanziale tenuta del livello di supporto e ciò con volumi in aumento e sopra la media.

Naturalmente ben sappiamo che dopo la chiusura dei listini europei vi è stato un peggioramento a Wall Street, causa timori sempre più reali di un nuovo conflitto, e ciò non aiuterà l’apertura della prossima ottava. Naturalmente la speranza è che già in questo fine settimana la diplomazia possa riuscire a disinnescare tale rischio e ciò comporterebbe di contro una apertura positiva dei listini lunedi. Detto del supporto dei 26680 e del sottostante livello a 25800, l’indice di Milano guarda ai 27500 punti come primissimo livello di resistenza con cui confrontarsi.

Analisi settimanale Ftse-mib alla chiusura del 11/02/2022
Analisi settimanale Ftse-mib alla chiusura del 11/02/2022

Situazione similare per il Dax ( + 2.15% e saldo 2022 a – 2.89%)

Come Milano apre meglio della chiusura precedente per poi riportarsi sopra il livello di resistenza ora primo supporto sui 15330 punti. Il test con tenuta dell’area compresa tra il livello statico dei 15mila punti e la rialzista che passava in area 15200 punti conferma la bontà del supporto. Nel caso di notizie positive è probabile che il Dax si riporti in prima battuta sui 15500 punti ed a seguire allunghi verso i 16mila dove incontrerà maggiori ostacoli.

Analisi settimanale DAX alla chiusura del 11/02/2022
Analisi settimanale DAX alla chiusura del 11/02/2022

Se in Europa i livelli supportivi hanno tenuto, lo stesso non si può dire per i listini americani che in alcuni casi hanno addirittura perso nuovi livelli importanti.

Del resto nella seduta di giovedi era stato reso noto il nuovo dato sulla inflazione uscito sopra le attese e poi nella giornata di venerdi il presidente Biden aveva lanciato un appello ai cittadini americani in Ucraina di rientrare paventando un conflitto mondiale, pertanto era scontato che Wall Street scendesse. Volumi però in netto calo rispetto alle scorse settimane, per quanto ancora sopra la media. Miglior listino a Wall Street il Dow Jones ( – 1% e saldo 2022 a – 4.40%) che dopo una apertura di ottava in linea con la chiusura precedente, riusciva a rientrare nel canale rialzista salvo poi tornarvi sotto ma riuscendo a chiudere l’ottava senza perdere i minimi della scorsa ottava. Primo supporto sui 34mila punti mentra la prima resistenza è sempre la rialzista inferiore che transiterà poco sotto i 35200 punti. Decisamente peggio le cose per il Nasdaq ( – 3.12% e saldo 2022 a – 12.77%) che dopo l’apertura in linea con il close precedente era riuscito a portarsi sopra la prima resistenza salvo poi fermarsi poco prima del test della resistenza dei 15150 e poi nell’inversione è andato a perdere anche il supporto dei 14380 punti. Primo supporto ora sono i 14060 e poi i 13800 e nel mezzo passa anche una rialzista pertanto una area di forte supporto. Prima resistenza i 14380 e a seguire i 14770 punti. Anche S&P500 ( – 1.82% e saldo 2022 a – 7.29%) apre in linea con la chiusura precedente e poi sale sopra la resistenza dei 4535 punti per poi fermarsi solo pochi punti sotto il massimo della scorsa ottava e quindi invertire la rotta. La discesa perde i minimi della scorsa ottava ma si arresta subito dopo in corrispondenza della rialzista che assieme al sottostante livello statico dei 4370 pare essere una buona area di supporto anche per la prossima ottava. L’eventuale rottura al ribasso porterebbe ad una discesa verso la successiva area supportiva tra 4280/4240 punti. Prima resistenza sono ora i 4535 punti.

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