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Settimana molto critica sui Mercati quella appena conclusa con perdite diffuse ovunque e causate in prevalenza da due motivazioni ben delineate. Da un lato la consapevolezza che l’attuale conflitto in Ucraina non sarà di breve durata e sopratutto non è “solo” contro l’Ucraina, bensì contro tutto il mondo occidentale. A tale riguardo è eloquente l’intervista rilasciata dall’ex premier russo Medvedev di alcuni giorni fà, nella quale dice che ” odio gli occidentali, voglio farli sparire” e che è stata cosi commentata da un intellettuale ed eurodeputato francese : “Non è un caso, il loro nemico è indistinto dall’inizio. Siamo noi a essere bersaglio, attraverso gli ucraini. Nella propaganda russa loro non combattono solo i ‘nazisti’ ucraini, la loro guerra è una guerra contro di noi, cioè tutti quelli che non sono la Russia o non la sostengono. Quando Putin ha detto che la caduta dell’Urss è stata la più grande catastrofe geopolitica del XX secolo, non era folklore, era un programma di governo: punire i responsabili. Ovvero, nella sua visione, i nemici interni e l’Occidente”.
La seconda motivazione è strettamente economica ed è legata alla fine del QE in europa con prossimo inizio di rialzo dei tassi ( primo step a luglio e roadmap non ancora dettagliata) , con la BCE che decide alla fine di seguire la strada già intrapresa dalla FED ma in ritardo, in maniera più blanda e sopratutto che al momento non stà portando frutti, con l’ultimo dato della inflazione ancora sopra le attese ed abbiamo veduto tutti la reazione del Mercato.
Continuiamo a tenere un faro acceso sulla pandemia, con le sottovarianti della Omicron che continuano a contagiare e che solo in italia si segnala un aumento dei contagi in 22 province rispetto alla settimana precedente. Non si deve abbassare la guardia, il covid non è in vacanza !

Peggior listino di settimana Piazza Affari ( – 6.70% e saldo 2022 a – 17.55%) che oltre a quanto già detto nella introduzione, paga anche la mancanza nelle parole della presidente della BCE di un qualsiasi riferimento ad uno scudo antispread.

Se sia stato un errore di comunicazione della Lagarde oppure una volontà politica di non farne menzione con molta probabilità non lo sapremo mai, ma di certo possiamo dire che da un lato il sistema bancario italiano oggi è decisamente più forte di qualche anno fà e dall’altro che alla BCE non conviene in alcun modo uno spread BTP/BUND elevato, pertanto se tale rapporto dovesse salire ancora sarà ovvio un suo intervento per calmierare. Graficamente poco da dire, supporto dei 22500 al momento ha tenuto ed evidenziamo che nonostante il selloff i volumi siano rimasti in linea con quelli delle precedenti ottave. La tenuta del livello dovrebbe portare ad un retest dell’area di resistenza 22800/23100 punti e successivamente ripuntare verso i 24mila punti, il cedimento anche dei 22500 vede come ipotetico target di arrivo i minimi di marzo in area 21150 benchè vi siano dei livelli intermedi che potrebbero frenarne la discesa.

Analisi tecnica FTSE-Mib settimanale alla chiusura del 10/06/2022
Analisi tecnica FTSE-Mib settimanale alla chiusura del 10/06/2022

Quanto detto per Milano, ossia il fatto di aver pagato più degli altri listini per via dell’allargamento dello spread è chiaramente visibile sul grafico del DAX ( – 4.82% e saldo 2022 a – 13.37%)

Nonostante la brutta candela rossa il listino tedesco è rimasto ben al di sopra del minimo di metà maggio, livello che pertanto è un primo supporto all’eventuale proseguimento della discesa verso i 13200 punti. Prima resistenza i 14130 punti e notiamo anche qui i volumi sotto la media e in calo rispetto la scorsa ottava.

Analisi tecnica DAX settimanale alla chiusura del 10/06/2022
Analisi tecnica DAX settimanale alla chiusura del 10/06/2022

In USA è terminata la prima udienza dell’inchiesta sui fatti del 6 gennaio 2021 e la commissione inchioda Trump alle sue responsabilità definendolo responsabile del tentato colpo di stato.

Wall Street però non ripensa ai tempi andati e si occupa dell’inflazione che prosegue nella sua salita nonostante tutto l’impegno della FED a combatterla. Sui grafici si denota un tentativo fallito di superare le resistenze e poi un test positivo dei supporti, vederemo se nella prossima ottava questi supporti saranno nuovamente sotto attacco o se invece si respirerà per un poco. Si conferma miglior listino di settimana il Dow Jones ( – 4.58% e saldo 2022 a – 13.61%) che dopo una apertura migliore della precedente chiusura era poi salito al test della resistenza salvo poi invertire la rotta nelle ultime due sedute della settimana e piombare giù fin quasi al supporto dei 31250 punti, fermandosi poco prima e annullando di fatto la bella candela verde di fine maggio, benche con volumi ridotti rispetto allora. Similarmente il Nasdaq ( – 5.70% e saldo 2022 a – 27.50%) aveva aperto meglio del close e benchè non sia arrivato al test della resistenza era in ogni caso andato sopra i massimi della candela verde di due settimane fà. anche qui ultime due sedute a passo di gambero e spazzato il supporto statico dei 12200 punti ma ha tenuto la rialzista sulla quale si è chiusa la candela. Su questa rialzista abbiamo avuto 4 test positivi nelle ultime 5 settimane, l’augurio è che anche questa volta possa essere il livello da cui ripartire per il listino tecnologico. Stessa musica per S&P500 ( – 5.05% e saldo 2022 a – 18.16%) che dopo il test della resistenza dinamica scende e buca il primo supporto dei 4020 punti per poi fermarsi sui 3900 punti, poco sopra il supporto dei 3860 punti. Anche questo è un livello testato 4 volte nelle ultime 5 settimane, pertanto sarebbe decisamente deleterio perderlo. Prima resistenza ora i 4020 punti.

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