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FITCH declassa gli USA ed i Mercati accusano il colpo, la Yellen protesta e non è la sola.

Il calendario con cui le agenzie di rating aggiornano il loro giudizio sugli stati sovrani è costante nel tempo ma certo nessuno si sarebbe atteso ad inizio agosto che Fitch, a distanza di oltre un decennio da Standard&Poor’s, avrebbe tolta la terza A dal rating USA. La motivazione data da Fitch riguarda il costante deterioramento degli standard di governance a seguito delle continue crisi di tetto del debito. L’agenzia di rating aggiunge che l’affidabilità finanziaria a ripagare il debito della amministrazione USA è inferiore a quella di Danimarca e Lussemburgo che conservano la loro tripla A. Pur non volendo entrare nei dettagli tecnici tale affermazione ci lascia un sorriso sulle labbra in quanto da un lato è impossibile confrontare le economie degli stati citati ( secondo la classifica del FMI il PIL USA espresso in milioni di dollari è 23.346.805, Danimarca 396.543 Lussemburgo 71.543, dati 2018 / 2019)  , dall’altro si deve valutare anche quanto sforzo economico stiano sostenendo gli USA a favore della Ucraina, evento decisamente non ricorrente e umanamente lodevole. La segretaria del Tesoro USA, la Yellen, si è detta fortemente in disaccordo con la decisione della agenzia di rating in quanto a suo dire tale downgrade è basato su dati obsoleti e nonostante molti degli indicatori che la stessa Fitch usa per le sue decisioni siano in netto miglioramento. In sintesi abbiamo visto una tempesta perfetta che si è abbattuta sui Mercati in un inizio agosto che dopo l’ottimo mese di luglio sarebbe dovuto essere un mese di consolidamento. Sulla decisione di Fitch si sono espressi in molti, Buffett, Dimon, Dalio, naturalmente solo il Mercato portà valutare l’effettiva portata di detta decisione e solo il tempo aiuterà a stabilizzare. Certamente la tempistica dell’annuncio in una fase in cui molti investitori pensano a godersi qualche giorno di vacanza ha provocato una serie di vendite anche cautelative a protezione dei guadagni maturati, vedremo se questo calo sarà anche una occasione di acquisto per nuovi guadagni nel secondo semestre dell’anno.

Settimana negativa per il FTSE-MIB -3.09% e saldo 2023 a +20.58%)

Dopo l’apertura in linea con la chiusura precedente si era portato su nuovi massimi in area 29750 punti prima della inversione che ha riportato l’indice di casa nostra a perdere tutto il gain della scorsa ottava. volumi in leggero aumento ma non da selloff e questo è già un dato importante da notare, cosi come il fatto che sia il nostro FTSE-MIB sia il DAX , nonostante la settimana negativa, siano ancora sopra i rispettivi livelli di supporto. I 28216 di Milano sono infatti ancora il primo baluardo prima di dover andare a guardare i 26680 punti , mentre un primo segnale positivo lo avremo con un ritorno sopra i 29mila punti.

Analisi FTSE-Mib settimanale alla chiusura del 04/08/2023
Analisi FTSE-Mib settimanale alla chiusura del 04/08/2023

Potremmo ripetere quanto sopra anche per il DAX (-3.14% e saldo 2023 a +14.57%)

Rispetto a Milano è sceso un poco di più avvicinandosi maggiormente al supporto dei 15700 punti ma è anche vero che ha poi avuto una reazione maggiore guardando la lower shadow che da noi è minima. Volumi sostanzialmente invariati, non elevati la scorsa ottava per il rialzo e non elevati in questa per il ribasso, quasi fosse ordinaria volatilità estiva. Un pronto ritorno sopra i 16mila punti rimetterebbe l’indice tedesco in movimento verso il ritorno sui massimi storici ritoccati ad inizio settimana a 16528 punti.

Analisi DAX settimanale alla chiusura del 04/08/2023
Analisi DAX settimanale alla chiusura del 04/08/2023

Se per i listini europei la news del declassamento di Fitch agli USA ha riportato i listini in prossimità dei primi supporti, a Wall Street tale notizia ha impedito il superamento delle prime resistenze ed il relativo ritorno degli indici sui livelli dei massimi storici.

Il listino che ha pagato maggiormente è stato il Nasdaq ( – 3.02% e saldo 2023 a + 39.63% ) che non ha tenuto i 15700 e si è portato quasi al test deo 15157 punti con una candela sostanzialmente total body. Molte le trimestrali uscite in settimana e tra le piu attese quelle di Apple ed Amazon con la prima sostanzialmente positiva ma con un calo delle vendite dell’iphone ed un incremento dei servizi, mentre la seconda ha decisamente sorpreso il Mercato che l’ha permiata con un + 10%. Se il supporto dei 15157 terrà allora è probabile che assorbita la news negativa del rating il Nasdaq possa tornare a puntare i 15700 e successivamente i 16mila punti da dove rimettere nel mirino i massimi storici. Se invece il supporto dovesse cedere allora si guarderà alla tenuta dei 14770 punti. L’incrocio delle resistenze si è rivelato fatale per S&P500 ( – 2.27% e saldo 2023 a + 16.63%) che torna sotto i 4546 e punta minacciosamente verso il supporto dei 4368 punti. Potrebbe servire qualche settimana al maggior indice mondiale per ritentare una nuova sortita oltre i 4600 punti, ossia quando la resistenza dinamica si sarà ulteriormente alzata lasciando dello spazio. Miglior listino a Wall Street questa settimana il Dow jones ( – 1.11% e saldo 2023 a + 5.79%) che pur perdendo i minimi della scorsa settimana è rimasto molto vicino al livello di resistenza dei 33658 punti, livello peraltro superato in avvio di ottava. Conforta in ogni caso l’osservazione che i volumi sui listini USA siano rimasti nella media e non abbiano avuto punte da selloff.

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