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Vi era molta attesa per quanto avrebbe deciso la FED questa settimana, non per lo status quo di questa riunione che era ampiamente scontato ma per le parole che il presidente Powell avrebbe pronunciato per dare al mercato il polso di quel che la FED ha intenzione di fare prossimamente. La conferma delle parole di dicembre scorso, ossia dei tre tagli confermati per l’anno in corso a partire da giugno o luglio e poi probabilmente settembre e dicembre hanno riportato l’ottimismo sui listini azionari che invece temevano per una riduzione a soli due tagli per il 2024. I listini azionari entrano cosi nella settimana Santa sui massimi storici ( di periodo per quanto riguarda Milano), settimana corta in quanto tutti i mercati osserveranno una seduta festiva nella giornata di venerdi 29. Poi Wall Street riaprirà lunedi 1 aprile mentre i mercati europei riapriranno direttamente martedi 2 aprile per la seconda settimana corta consecutiva. La Fed non era però l’unica banca centrale che ha parlato in settimana e non sono mancate le sorprese. Infatti la BoJ ha alzato i tassi per la prima volta in 17 anni uscendo dai tassi negativi e guardando la reazione euforica  del nikkei 225 ( + 5.63%) non possiamo dire che tale rialzo sia stato accolto male. Rialzo dei tassi a sorpresa per la banca centrale di Taiwan mentre era atteso il nuovo rialzo del 5% della banca centrale turca, dal 45% al 50%. L’Australia e la BoE lasciano i tassi fermi mentre a sorpresa la Svizzera taglia 25 bp, insomma è stata una settimana di sorprese e conferme per le banche centrali, ora si dovrà attendere l’11 aprile per avere la decisione della BCE che molto probabilmente si allineerà alla FED con un nulla di fatto e annunciando tagli presumibilmente per le stesse date indicate per la banca centrale americana.

Prosegue il rialzo per il FTSE-MIB (+ 1.18% e saldo 2024 a + 13.15%)

Oltre ad essere il listino che è salito meno questa settimana registriamo anche una evidente upper shadow che potrebbe indicare come qualcuno stia iniziando a prendere beneficio dopo due mesi di salita ininterrotta. Testati i 34600 punti ( massimo a 34601 punti) e chiusura a 34343 punti, che non preclude affatto la possibilità di andare verso i 35mila ma è in ogni caso evidente che dopo una corsa del genere almeno una pausa a riprendere fiato sia fisiologica oltre che necessaria. Poi sappiamo bene che i Mercati sono fatti per sorprendere, l’importante è farsi trovare preparati per quando deciderà di invertire, momento e movimento che potrebbe essere brusco e repentino. I volumi sono decisamente calati tornando ad essere in media e per le prossime due settimane è probabile che caleranno ancora viste le festività pasquali. come già scritto la scorsa ottava è difficile trovare livelli di supporto dopo una salita cosi ripida, sarà molto importante capire e percepire le varie sfumature.

Analisi FTSE-Mib Settimanale alla chiusura del 22/03/2024
Analisi FTSE-Mib Settimanale alla chiusura del 22/03/2024

Decisamente diversa la candela lasciata sul grafico dal DAX ( + 1.50% e saldo 2024 a + 8.68%) che chiude solo 20 punti sotto al nuovo massimo storico di 18205 punti.

Una delle spiegazioni è il dato IFO uscito sopra le attese e che potrebbe dare fiducia per il futuro anche se il dato è ancora molto basso rispetto solo ai dati della scorsa estate. Ma sappiamo bene che i lunghi viaggi iniziano in ogni caso con un primo passo e che il Mercato guarda sempre avanti. Primissimo livello di supporto potremmo valutarlo nel numero tondo dei 18mila punti mentre la prima resistenza è adesso a portata essendo costituita dalla rialzista che transiterà in area 18530 nella prossima settimana.

Analisi DAX Settimanale alla chiusura del 22/03/2024
Analisi DAX Settimanale alla chiusura del 22/03/2024

Wall Street festeggia le parole di Powell con rialzi tra il 2 ed il 3% e nuovi massimi storici ma le notizie dagli USA non si limitano a questa.

Arrivata infatti nelle prime ore di sabato la votazione favorevole del Senato che approva la risoluzione già votata alla Camera e che evita lo shutdown di numerose agenzie federali chiave almeno fino a settembre. non solo ma è giunta la conferma che la società di Trump che gestisce il suo social “Truth” verrà quotato a Wall Street tramite una Spac e la sua quota in azioni dovrebbe avere un valore di circa 3 miliardi di $, con l’ex presidente che era alla caccia di quasi 500 milioni di $ da depositare in tribunale quale cauzione per una condanna civile dello scorso febbraio. La Legge USA gli permetterà di offrire le sue azioni come garanzia al tribunale e questo gli permetterà di proseguire a ritmi serrati nella campagna elettorale. In un recente sondaggio Trump e Biden sono visti alla pari anche se in un altro sondaggio si evince come mai rispetto aprima le probabilità di rielezione per Biden siano elevate e come al momento qualsiasi riferimento alla Michelle Obama sia sparito dalla stampa. La vice presidente Harris non aveva gradito e pare essere riuscita ad arginare la questione, del resto ricordiamo di come nella precedente tornata elettorale si fosse paventato di un periodo di due anni di Biden che avrebbe poi lasciato i restanti due alla Harris. Dopo tre candele rosse , che però non avevano mai rotto il minimo della verde, arriva la reazione post FED e il Dow Jones ( + 1.96% e saldo 2024 a + 4.74%) sale a sfiorare i 40mila punti e segna un nuovo massimo storico a 39889 punti per poi chiudere l’ottava a 39475 punti, con una upper shadow che ricorda quella già vista a Milano. Volumi in calo ma bene sopra alla media e primo supporto il minimo della candela verde quindi sui 38330 punti circa. Primo obiettivo ovviamente il superamento dei 40mila punti. Settimana positiva per il Nasdaq ( + 2.98% e saldo 2024 a + 9.00%) che recupera in una settimana quanto aveva perduto nelle precedenti due e si riporta sopra la rialzista che ora è primissimo supporto a 18297 punti. Benchè abbia registrato un nuovo massimo storico a 18464 punti è evidente come il Nasdaq sia alle prese con il livello dei 18300 punti. Solo una rottura decisiva di questo livello farà partire un nuovo allungo. Dopo due settimane nelle quali ha preso le misure alla terza S&P500 ( + 2.28% e saldo 2024 a + 9.74%) ha rotto gli indigi e spazzato via la resistenza dinamica e si è allungato fino al nuovo massimo storico dei 5261 punti per poi chiudere l’ottava a 5234 punti, anche qui con volumi tornati nella media. Primo supporto ora i 5165 punti della rialzista anche se un retest positivo del minimo di due candele fa non inficerebbe il trend rialzista in atto.

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