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Settimana di ferragosto, con la sola Piazza Affari ad essere chiusa per festività ma se si esclude il Dow Jones su tutti gli altri listini è evidente la contrazione dei volumi dovuti alla stagionalità. I timori legati alle problematiche della inflazione e quindi ad un nuovo rialzo dei tassi da parte della FED assieme ad alcune trimestrali negative di aziende legate ai pagamenti e alla richiesta di protezione dai creditori da parte del conglomerato cinese Evergrande in USA ha portato gli operatori a decidere per alleggerire ulteriormente i propri portafogli in attesa di tempi migliori. Si fà un gran discutere se siano ancora ribassi da comprare o se invece si stia assistendo ad una prima gamba ribassista. Al momento con questi volumi estivi tutto è possibile pertanto il consiglio è di non fasciarsi la testa prima di essesela rotta ! La FED aumenterà certamente i tassi, lo abbiamo scritto ripetutamente e le minute della riunione di luglio lo confermano. Resta da vedere se il board deciderà per farlo a settembre o alla riunione successiva, avendo quindi modo di valutare su un tempo piu lungo l’effetto delle precedenti decisioni. La BCE alzerà sembra ombra di dubbio e lo ha già confermato quindi anche questo non sarà una sorpresa per il Mercato che come ben sappiamo non le gradisce. In primo piano la Cina con la decisione questa settimana della banca centrale (PBOC)  di risollevare il sentiment degli investitori, annunciando un taglio a sorpresa dei tassi di interesse ed enormi iniezioni di liquidità a breve termine nel tentativo di calmare l’agitazione per la crisi del mercato immobiliare. Nonostante queste misure, però, lo yuan ha continuato a scivolare raggiungendo il livello più basso dal 2007. In base a quanto riferito da Reuters, le banche cinesi sarebbero già state viste vendere dollari in cambio di yuan sui mercati onshore e offshore, in particolare sui mercati di Londra e New York. Ad aggiungere ulteriore pressione al Comitato Centrale Cinese oltre alla continua difficoltà della crescita economica che l’ha riportata in deflazione  anche il sostanziale fallimento del conglomerato immobiliare ( ma non solo) Evergrande ( al quale avevamo dedicato un video ancora reperibile sul nostro canale youtube nel momento delle prime difficoltà) che ha chiesto la protezione dai creditori ad un tribunale USA per la revisione del debito di oltre 32  miliardi di dollari precisando  che la richiesta di protezione dalla bancarotta presentata alla Corte degli Stati Uniti è una “procedura normale per la ristrutturazione del debito offshore e non comporta un’istanza di fallimento”. Il governo cinese si trova pertanto obbligato in un certo senso a pensare alle problematiche interne per evitare troppo malumore crescente nella popolazione, e a dover forzatamente accantonare per il momento l’idea di aumentare la pressione su Taiwan, obiettivo non propriamente nascosto del nuovo direttivo del Comitato Centrale Cinese dopo la riconferma di Xi e l’epurazione di alcuni grandi vecchi saggi accompagnati a forza fuori dal parlamento.

Terza settimana negativa per Milano ( – 1.81% e saldo 2023 a + 17,10%) che perde il supporto dei 28200 punti e scende sin quasi a testare i 27500, da dove ha cercato un piccolo rimbalzo.

Segnaliamo però i volumi veramente bassi registrati questa settimana sulla piazza milanese dovuti sia alla chiusura di martedi 15 agosto che alla seduta di lunedi 14 che è stata sostanzialente soporifera. Le notizie ed i timori hanno portato alcuni investitori ad alleggerire alcune posizioni ma per il momento nulla di grave è accaduto. Già nella prossima ottava potremmo assistere ad un ritorno degli acquisti e dei volumi anche se molto ora dipenderà da come Pechino deciderà di affrontare la situazione interna. Per Milano la prima resistenza adesso sono i 28216 punti mentre il primo supporto si trova sui 26680 punti.

Analisi FTSE-Mib Settimanale alla chiusura del 18/08/2023
Analisi FTSE-Mib Settimanale alla chiusura del 18/08/2023

Situazione similare anche per il DAX ( – 1.62% e saldo 2023 a + 11.86%)

L’indice tedesco perde il supporto dei 15700 punti che la scorsa ottava avevano contenuto il ribasso e si avvicina a quello dei 15338 e anche qui, similarmente a Milano, parte un leggero rimbalzo prima del test. Sul listino tedesco osserviamo la stessa contrazione di volumi vista anche sul nostro listino e senza che vi fossero chiusure per festività, a dimostrare che è proprio una settimana quella di ferragosto dove gli operatori cercano di concedersi qualche giorno di ferie. Prima resistenza adesso i 15703 punti mentre il primo supporto sono i già citati 15338 punti.

Analisi DAX Settimanale alla chiusura del 18/08/2023
Analisi DAX Settimanale alla chiusura del 18/08/2023

Wall Street subisce maggiormente la negatività stagionale rispetto ai listini europei chiudendo con tutti e tre i principali listini con perdite oltre il 2% anche se, con la sola esclusione del Dow Jones, i volumi sono stati sotto media e non hanno visto numeri da selloff.

Molta stampa specializzata spinge sul lato catastrofista, enfatizza l’apertura o l’ampliamento di posizioni short di alcuni big trader senza fare menzione alcuna dell’incremento di posizioni rialziste di altri big trader, dando l’idea di voler guadagnare una maggiore visibilità facendo leva sui timori dell’ average Joe. Sui listini USA ravvisiamo la stessa dinamica vista sui listini europei, alla uscita dei dati sulla disoccupazione si è assistito alla solita volatilità ma ad esempio non è stato dato rilievo all’indice di produzione della FED di Filadelfia uscito ben oltre le attese. Se si vuole vedere il bicchiere mezzo vuoto a tutti i costi allora nulla si potrà fare per far capire che lo si potrebbe vedere anche mezzo pieno ! Unico listino con volumi oltre la media è stato il Dow Jones ( – 2.21% e saldo 2023 a + 4.08%) che scende verso il supporto dei 34mila punti ma già in area 34260 inizia un parziale rimbalzo che lo porta a chiudere sui 34500 punti. Graficamente dopo la forte resistenza nelle ultime tre settimane trovata sui 35658 punti sarebbe servito un catalizzatore positivo per permettere il breakout ma come abbiamo scritto il Sentiment generale è stato diverso e quindi è possibile anche un retest dei 34mila punti. A quel punto potremo capire se gli investitori crederanno ancora in una positività per la fine dell’anno o se invece sarà una view negativa a prevalere. Nuovamente maglia nera per la settimana il Nasdaq ( – 2.21% e saldo 2023 a + 34,32%) che perde il supporto dei 14770 punti e nonostante il rimbalzo finale non riesce ad andare oltre i 14700 punti. Prima resistenza i 14770 punti, primo supporto i 14384 punti, livello che se dovesse essere perduto porterebbe a guardare in area 14060 / 14070 dove si incrociano un supporto statico ed una dinamica rialzista. Sul tecnologico hanno pesato le decisioni di alcuni massimi dirigenti di Paypal e Tesla e i volumi ridotti hanno portato ad amplificare i movimenti. S&P500 ( – 2.11% e saldo 2023 a + 13.81%) tiene in close il supporto dei 4368 punti dimostrandosi piu forte degli altri listini ( o meno debole….) e se confermerà la tenuta nella prossima ottava potrà tornare a guardare verso la prima resistenza dei 4546 punti e solo successivamente si troverà ad affrontare una resistenza maggiore dovuta ad un incrocio tra una statica ed una dinamica. Dovesse invece cedere il supporto ecco che andremo a guardare il livello dei 4233 punti, tornando ai livelli di inizio giugno.

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