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Primi giorni del nuovo anno positivi e buona partenza dei listini azionari, dopodichè le minute della FED con l’atteggiamento ” falco” di alcuni membri del board ha portato gli investitori a rivalutare le proprie posizioni sul Mercato. Peraltro tra le motivaziono di questi falchi della FED c’è l’asserzione che il mercato del lavoro in USA è tornato a pieno regime, benchè in settimana i dati sulla disoccupazione iniziale e continua USA abbiano portato numeri ben al di sopra delle attese ed anche il dato dei NFP è stato deludente, con un numero di nuovi posti al di sotto delle aspettative. Quale sarà la realtà allora ? Il mercato del lavoro in USA è o non è tornato florido come in pre-pandemia ? E l’inflazione è o non è temporanea, causata quindi dal collo di bottiglia delle carenze dovute ad una ripresa sopra le aspettative ? A queste domande si aggiunge la crisi cinese del settore immobiliare che miete altre vittime eccellenti. Sullo sfondo resta poi la situazione dei contagi che pare quasi fuori controllo in molte parti del globo, con le strutture sanitarie che non riescono a far fronte alla massa di persone colpite dal virus, fortunatamente in maniera meno letale rispetto alle precedenti mutazioni dello stesso.

Buono l’avvio di 2022 per il FTSE-MIB ( + 0.99%)

Risulta essere il migliore dei listini che seguiamo , per quanto poi, dopo le minute della FED, abbia invertito la rotta come tutti gli altri listini. Finite le festività tornano a vedersi volumi in media, adesso si dovrà attendere la presa di posizione ufficiale della FED che si riunirà i prossimi 25 e 26 gennaio, a meno che già dalla prossima settimana qualcuno dei presidenti federali tenga qualche discorso nei quali aggiungerà qualche parolina a chiarimento, per valutare se i falchi resteranno tali dopo i dati sulla occupazione certamente non positivi usciti in settimana. Primo supporto per Milano restano i 27500 punti e a seguire i 26680, mentre area 28mila punti non è apparsa cosi ostica come poteva sembrare. Dovessero uscire news positive potrebbero facilmente rivedersi i 28200 punti questa ottava e poi proseguire nel rialzo.

Analisi tecnica Ftse-Mib settimanale alla chiusura del 7 gennaio 2022
Analisi tecnica Ftse-Mib settimanale alla chiusura del 7 gennaio 2022

Situazione sostanzialemente similare a quella di Milano per il Dax ( + 0.39%)

Le piccole differenze risiedono nel non aver superato il precedente massimo del 2021 e nell’aver disegnato una candela senza corpo, per il resto anche qui volumi che sono tornati in media. Confermiamo quanto scritto la scorsa settimana, ossia primo supporto in area 15300 punti e nel caso di nuovo superamento dei 16mila punti si potrà tornare in area massimo storico sui 16290

Analisi tecnica DAX settimanale alla chiusura del 7 gennaio 2022
Analisi tecnica DAX settimanale alla chiusura del 7 gennaio 2022

La differenza tra la positività dei listini europei e la negatività dei listini USA è dipesa dal fatto che in europa la seduta di mercoledi si è chiusa positiva in quanto le minute Fed sono state rese note solo a mercati chiusi, mentre Wall Street ha avuto ben due ore per peggiorare una situazione che già non era particolarmente brillante.

Ha contenuto le perdite il Dow Jones ( – 0.29%) unico dei tre listini che aveva registrato una seduta positiva anche il martedi e che ha sostanzialmente tenuto la rialzista dopo aver segnato un nuovo massimo storico a 36952 punti. Se il supporto dinamico dovesse tenere anche per la prossima ottava allora sarà ipotizzabile rivedere un ritorno verso i massimi storici ed un test ai 37mila punti, se invece si dovessero perdere i 36280 ecco che si dovrebbe andare a guardare la rialzista sottostante che la prossima ottava transiterà sui 34850 punti. Decisamente difficile l’avvio di anno per il Nasdaq ( – 4.46%) che già nella seduta di martedi era in negativo e che non ha fatto altro che peggiorare per poi tornare nuovamente al test del supporto sui 15500, livello che da inizio dicembre sostiene i ribassi. Se tale livello cederà si dovrà andare a guardare la tenuta dei 15150 e successivamente i 14770 punti, se invece il supporto terrà è probabile che si torni in area 16400/16500 punti.Non bene anche il miglior listino del 2021, S&P500 ( – 1.87%) che tuttavia era riuscito anche lui a registrare un nuovo massimo storico a 4818 punti prima di invertire la rotta. Rispetto al Nasdaq si è mantenuto sopra al livello di supporto che rimane 4535 e che al momento pare discretamente lontano. Servirà un retest per poi ripartire ?

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