Harris e Trump appaiati e attacchi in medio oriente : il mondo in bilico
Siamo arrivati all’ultima settimana prima del voto USA e la situazione è di assoluta parità stando agli ultimi sondaggi. In realtà ci sarebbe un + 0.4% a favore di Harris ma ben sappiamo che una percentuale cosi ridotta è sostanzialmente inutile in un sondaggio. Nei prossimi giorni i due candidati presidenti con i loro candidati vice e i loro maggiori sostenitori ( leggasi Obama e Musk) saranno impegnatissimi in quei stati dove la situazione è decisamente in bilico ed in particolare segnaliamo Nevada dove Trump è dato avanti + 0.3% Pennsylvania Trump + 0.4% Wisconsin Harris + 0.7% Michigan Harris + 0.8% North Carolina Trump + 1.1% Georgia Trump + 1.2% Arizona Trump + 1.5%. Negli altri stati la situazione pare più chiara, ad esempi in Iowa Trump ha un + 5% che in teoria lo dovrebbe mettere al riparo da grosse sorprese negative , anche se qui i dati sono del 2 ottobre scorso e non aggiornati a ieri. Questa situazione di incertezza ha portato i Mercati a mettersi in una situazione di attesa in quanto le politiche che seguiranno potrebbero essere diverse, cosi ad esempio molte aziende stanno aspettando di iniziare ad eseguire lavori di ampliamento o di costruzione di nuovi stabilimenti proprio in attesa di sapere chi sarà il prossimo inquilino alla Casa Bianca. Nella notte tra venerdì e sabato Israele ha portato a compimento un attacco contro strutture militari iraniane e dichiarando che se non ci saranno repliche iraniane la questione è chiusa. Il fatto di aver scelto venerdì notte a Mercati chiusi potrebbe avere una logica e vedremo l’apertura del Tase ( borsa di Tel Aviv) domenica quale effetto ci sarà sui Mercati.
Settimana negativa anche per la maggior parte dei listini asiatici dove l’attesa oltre che per il voto USA è anche per il voto in Giappone dove la attuale coalizione di governo potrebbe non ottenere la maggioranza per la prima volta dal 2009. I dati dell’economia europea che continua a manifestarsi debole ( molti indici PMI persistono sotto il valore mediano di 50) stanno portando gli operatori a valutare un taglio da 50 bp da parte della BCE nell’ultima riunione dell’anno a dicembre, cercando di dare con questa mossa una scossa positiva. Basterà ? In Francia è passato il provvedimento che prevede una tassa del 2% sui patrimoni superiori al miliardo di euro e con questo Parigi si attende di raccogliere circa due miliardi mentre altri 8 ne pagherebbero le imprese. Ma la legge di bilancio ne necessita di 60 di miliardi per cui serviranno ben altre coperture per arginare il debito francese salito a quasi il 115% del pil.
Piazza Affari ( – 1.21% e saldo 2024 a + 14.58%) non sfrutta la conferma del rating
Con volumi in diminuzione torna a testare i minimi della scorsa settimana , in realtà rimendo un pelo sopra e quindi non è andata a chiudere il piccolo gap ancora aperto. Dopodiche vi è stata una reazione che ha portato il nostro indice a chiudere sulla mezzeria della candela precedente lasciando cosi il dubbio se il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto. Certamente la ritorsione in territorio iraniano non facilita il ritorno alla fiducia degli investitori. Primo supporto la chiusura gap sui 34300 punti ma da valutare anche la ribassista sui 34100 punti. Prima resistenza se si supera il massimo della settimana appena conclusa è il massimo di periodo poco sotto i 35500 punti, superati i quali si potrebbe anche vedere un discreto allungo.
Settimana negativa anche per il DAX ( – 0.98% e saldo 2024 a + 16.19) che pure ha vissuto una settimana in bilico tra notizie positive e negative.
Tra le positive segnaliamo il dato IFO sopra le attese cosi come i PMI manifatturiero e servizi, mentre tra le negative non possiamo non segnalare il dimezzamento degli utili di Mercedes nel terzo trimestre con la casa di Stoccarda che paga oltremodo la concorrenza in Cina. Peraltro l’indice tedesco è pieno di titoli del settore auto eppure alla fine della settimana la chiusura è stata sostanzialmente sulla rialzista di lungo periodo ( in realtà è avvenuta una decina di punti sotto, ma non siamo farmacisti ed un minimo di tolleranza l’abbiamo) e con una lower Shadow. Volumi anche qui in calo a confermare la fase di attesa degli investitori in attesa di maggiore chiarezza globale. Per la prossima settimana il supporto dinamico sarà a 19533 punti e a seguire area 19mila mentre la resistenza è il massimo storico con l’obiettivo dei 20mila punti sempre vivo.
Prosegue la stagione delle trimestrali a Wall Street tra alti e bassi, tra conferme e sorprese e con notizie particolari che sono passate sotto silenzio ma che potrebbero avere una notevole rilevanza.
TSMC il colosso dei semiconduttori di Taiwan, preda ambita dalla Cina che continua a presidiare lo stretto tra le due nazioni, ha detto che il suo stabilimento in Arizona ha raggiunto un rendimento di efficienza superiore a quelli taiwanesi. La produzione non è ovviamente ancora paragonabile ma il dato è certamente confortante e potrebbe portare a nuovi incentivi federali per la creazione sul suolo USA di altri stabilimenti , che ad esempio Intel continua a ritardare in varie parti del mondo. Il peggior listino di settimana è stato il Dow Jones ( – 2.68% e saldo 2024 a + 11.74%) che non solo ha perduto il minimo della scorsa settimana ( in compagnia del solo S&P500) ma ha anche chiuso sostanzialmente sui minimi senza lower shadow come invece hanno avuto gli altri listini. Una candela rossa da oltre mille punti di range anche se alla fine i 42mila punti hanno tenuto ed anche l’unico listino con volumi in aumento. Sarà importante la tenuta di questo livello per la prossima ottava da dove ricominciare a tessere la tela per un recupero dei 43mila punti. Unico listino positivo di settimana il Nasdaq ( + 0.13% e saldo 2024 a + 20.96%) che disegna una candela doji con massimo superiore e minimo inferiore alla candela precedente, ma tutte Shadow e poco corpo. Primo supporto la rialzista che transiterà a 19750 mentre il superamento del massimo di 20552 porterà subito l’attenzione verso il massimo storico e i 20700 punti. In calo anche S&P500 ( – 0.96% e saldo 2024 a + 21.77%) che però rispetto al DJ alla fine tiene la chiusura di due settimane fa. Lower Shadow, volumi in calo, tenuta dei 5800 punti , insomma dopo 6 settimane di salita un piccolo stop ci poteva stare, vediamo se si riprenderà gia dalla prossima settimana. Primo supporto i 5800 punti mentre la resistenza è in buona sostanza il massimo storico. In settimana qualcuno si è già esposto per un target a 6600 punti per la fine del 2025 per l’indice piu seguito al mondo.
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