Non c’è due senza tre…..
Mentre a Roma si celebrano i funerali del Papa , con presenti oltre 170 delegazioni da tutto il mondo, la speranza che Francesco possa celebrare un ultimo miracolo intercedendo presso gli animi dei potenti della terra ivi riuniti è grande tra i fedeli e anche il cielo promette bene con una mattinata di sole splendente.
Nella cornice di una piazza San Pietro gremita il focus sarà ovviamente rivolto ai due conflitti maggiori cui Papa Francesco ha sempre auspicato una soluzione, mentre passeranno in secondo piano, almeno per oggi, le problematiche sollevate dal presidente Trump con il suo “Liberation Day” dello scorso 2 aprile.
In settimana abbiamo assistito ad un clamoroso dietrofront del presidente americano sulla questione FED, ossia fino ad un giorno prima avrebbe fatto di tutto per licenziare il governatore della banca centrale americana, reo a suo dire di non tagliare i tassi per far ripartire l’economia USA e poi di colpo le dichiarazioni di tono decisamente piu colomba ! Secondo alcune agenzie di stampa americana questo dietrofront sarebbe da attribuire ad alcuni fidati consiglieri del presidente che gli avrebbero detto che se anche fosse riuscito in qualche modo a silurare Powell poi la politica della FED non sarebbe affatto cambiata essendo il panel molto coeso riguardo alla politica monetaria. Panel che invece non pare affatto coeso in europa dove in questa settimana hanno parlato i presidenti delle banche centrali di Finlandia, Olanda e Francia esprimendo punti di vista diversi. il primo ha detto che la BCE dovrà continuare a tagliare i tassi senza escludere riduzioni più profonde, il secondo ha dichiarato di non vedere necessità di tassi più bassi per stimolare l’economia ed il terzo che la BCE taglierà ancora in quanto non ci sono rischi di inflazione. In realtà c’è tempo prima della prossima riunione del 5 giugno affinché si possa valutare l’impatto del taglio dello scorso 17 aprile, anche se l’orientamento di molti analisti è quello di attendersi un nulla di fatto nella prossima riunione ed un eventuale correzione nella successiva riunione del 27 luglio.
Sempre nella sua dichiarazione da colomba su Powell, il presidente Trump ha dichiarato che i dazi con la Cina scenderanno perché lui si sente “molto gentile” e che le tariffe scenderanno pur senza azzerarsi. La sua uscita avviene in concomitanza dell’invio di Pechino di alti funzionari a Washington in occasione delle riunioni della world Bank e del FMI. Ma Pechino non intende fare il primo passo e dichiara che lotterà contro il bullismo commerciale, trovando peraltro sponda in una dichiarazione del Giappone che intende respingere qualsiasi tentativo degli USA di portarlo ad un blocco economico allineato contro la Cina, con la quale il paese del sol Levante intrattiene importanti legami commerciali. Di contro Pechino pur dichiarandosi pronta ad eventuali scenari estremi sul commercio esenta dai dazi alcuni beni provenienti dagli USA come aviazione, prodotti chimici industriali e microchip.
Auguriamoci che nei cuori delle persone che decidono le sorti del mondo riunite a Roma vengano accolte le preghiere di tutti per un mondo migliore nel quale vivere pacificamente assieme.
Dopo due settimane corte Milano ( + 3.80% e saldo 2025 a + 9.25% ) si avvia alla terza, in quanto giovedì prossimo primo maggio i mercati in Italia saranno chiusi per la festa dei lavoratori.
Dopo il prevedibile venerdì semifestivo inizierà poi il mese dei dividendi con la giornata clou che sarà il 19 maggio, il cosiddetto dividend day. Settimana decisamente positiva per Milano che disegna una seconda long white e si riporta di forza oltre la resistenza dei 36600 e si avvicina a quella dei 37500 che saranno il primo banco di prova per la prossima ottava. Si dovesse riuscire in maniera agevole a superare anche tale ostacolo allora il ritorno in area 40mila sarebbe tecnicamente facile, ma.… ma ci sono i dividendi che incideranno e non poco sul grafico milanese.

In Germania l’aumento della spesa pubblica ha comportato un aumento al 49,5% del rapporto debito/Pil, lo comunica l’Ufficio federale di Statistica.
Sono aumentate le pensioni, l’assistenza ed il reddito di cittadinanza e la difficoltà di crescita dell’economia porta ovviamente ad un incremento del rapporto. Nelle difficoltà del settore auto, settore trainante per l’economia tedesca, segnaliamo che entro la fine dell’anno la BMW integrerà la AI di DeepSeek nelle sue auto di nuova generazione in Cina. Lo ha dichiarato il presidente del cda della BMW al salone dell’auto di Shanghai specificando che ” migliorerà il nostro assistente personale integrato e consentirà l’accesso ad informazioni che vanno ben oltre il veicolo stesso”. Segnaliamo che la mossa di BMW segue quanto già fatto da diversi produttori cinesi e che pertanto tale decisione potrebbe essere stata semplicemente indotta per non perdere ulteriori quote del mercato locale. Il DAX ( + 4.88% e saldo 2025 a + 11.72%) ha dimostrato maggiore forza di Milano e la chiusura a 22242 punti lo dimostra. Primo supporto ora area 22mila mentre la resistenza sarà la rialzista che transiterà sui 23100 punti.

Le buone performance europee sono confermate dal grafico dello Stoxx
che riesce a superare in un colpo solo sia la dinamica che la statica chiudendo oltre i 5150 punti . primo supporto i 5085 punti mentre la prima resistenza la collochiamo in area 5300 punti.

Al momento al centro dell’attenzione in USA c’è il segretario al tesoro Bessent che in settimana ha parlato in più occasioni
Bessent ha detto che le politiche del presidente Trump sono mirate a ribilanciare l’economia globale, in particolare quella cinese. La Cina non deve essere aiutata a capire che il suo modello economico non è sostenibile, lo capisce benissimo, è un discorso di volontà. L’economia globale richiede cooperazione e la banca mondiale ed il fondo monetario internazionale sono nati per riportare questo equilibrio dopo la seconda guerra mondiale. al momento invece c’è squilibrio e la volontà di Trump è quella di riportare un nuovo equilibrio. Dalla introduzione della nuova politica commerciale oltre 100 paesi hanno contattato l’amministrazione per ribilanciare l’economia globale ed i tavoli sono in corso. In particolare la Cina ha bisogno di un forte ribilanciamento in quanto si è allontanata dai consumi muovendosi verso la produzione manifatturiera sostenendo di fatto l’economia con le esportazioni. questo è un modello non sostenibile ne per la Cina ne per l’economia globale. Infine pare che il segretario a Tesoro americano sia arrivato quasi alle mani con Elon Musk alla Casa Bianca per la nomina del capo della agenzia delle entrate.
Settimana positiva a Wall Street anche se i listini restano sotto la parità per l’anno in corso. Bella la candela del Dow Jones ( + 2.48% e saldo 2025 a – 5.71%) che dopo una apertura in linea con la chiusura precedente è sceso poi precisamente al test della rialzista di supporto per poi invertire la rotta e salire superando la resistenza a 39250 punti e quindi fermandosi poco prima del test della resistenza dinamica a 40615. Per la prossima settimana la resistenza sarà a 40673 mentre il primo supporto è 39250. Miglior listino di settimana il Nasdaq ( + 6.43% e saldo 2025 a – 7.52%) che apre sui minimi della scorsa ottava per poi avvicinarsi al supporto dei 17400 da cui inverte la rotta e piazza 2mila punti di rialzo chiudendo a 19432 a 15 punti dal massimo di ottava. Per la prossima settimana la resistenza sarà a 19947 punti mentre il supporto è a 18400 punti. Candela simile per S&P500 ( + 4.59% e saldo 2025 a – 6.06%) che apre sulla rialzista, poi scende a sfiorare il supporto dei 5mila punti e quindi inverte la rotta e sale oltre la resistenza dinamica chiudendo a 5525 punti. Primo supporto resta la rialzista che transiterà a 5477 mentre prima resistenza la rialzista superiore a 5618 punti. Unico listino con volumi sopra alla media, per quanto di molto poco.


