Settimana da sabato del villaggio

Settimana spumeggiante sui mercati, soprattutto per Wall Street che recupera il verde dopo ben 11 settimane durante le quali almeno uno dei listini principali era sempre negativo per l’anno in corso. Cosi l’apertura dei mercati lunedì mattina aveva visto tanti gap up a seguito della duplice notizia , dopo la speranzosa attesa ,di un accordo commerciale tra USA e Cina e del probabile incontro al vertice tra Putin e Zelensky ad Istambul per sancire finalmente un accordo di pace. Sappiamo poi come siano andate le cose e benché sull’accordo in Svizzera tra Cina ed USA permangono concrete speranze che trascorsi i 90 giorni di tregua si possano trovare accordi positivi, invece per quanto riguarda l’incontro ad Istambul si è risolto con un nulla di fatto e con le accuse da parte Ucraina che la delegazione russa non aveva alcun mandato per prendere decisioni importanti e che le richieste avanzate servivano solamente a far fallire il negoziato. Diversa la campana russa che ha dichiarato di essere soddisfatta dei colloqui e pronta a proseguire i contatti, dicendo sostanzialmente che a loro interessa diluire nel tempo qualsiasi soluzione, magari per riprendere il controllo di qualche zona come merce di scambio. Forse l’attesa era troppo alta ed in molti speravano che si potesse raggiungere un vero accordo di pace mentre alla fine non si è neanche raggiunto un cessate il fuoco. Trump non si è pubblicamente espresso ma sono filtrate voci di un suo malumore nei confronti di Putin e forse la decisione di Moody’s di declassare il rating USA dalla famosa tripla A ad aa1 lo ha reso ancora più furioso. In settimana il presidente americano aveva ripreso ad attaccare direttamente il presidente della FED Powell, dichiarando in un post sul suo social che ” non c’è alcuna inflazione e i prezzi di benzina, energia, generi alimentari e praticamente tutto il resto sono scesi ! La FED deve tagliare i tassi, come hanno fatto europa e Cina. Cosa c’è che non va con il ritardatario Powell ? Non è giusto nei confronti dell’America, che è pronta a sbocciare. Lasciamo che tutto accada, sarà una cosa meravigliosa”. L’ambasciatore USA presso la NATO ha confermato la volontà di ridurre entro l’anno in corso le truppe statunitensi dislocate in europa, forzando di conseguenza i paesi europei ad un maggiore impegno alla propria difesa.

Tiene il cessate il fuoco sul confine indo pakistano, dopo gli USA anche la Cina pare si sia mossa in via diplomatica per scongiurare qualsiasi peggioramento della situazione.

Domenica cerimonia di insediamento di Leone 14 e a Roma saranno presenti circa 200 delegazioni e chissà che non vi sia un nuovo incontro al vertice.

In questi minuti Trump ha annunciato che lunedì si sentirà al telefono con Putin prima e con Zelensy poi per porre fine al bagno di sangue, ad una guerra che non sarebbe mai dovuta accadere.

Apertura appena sotto i 40mila punti per Milano ( + 3.26% e saldo 2025 a + 18.93%)

e dopo il velleitario tentativo di chiusura del gap up  allungo fino ai 40708 punti per poi chiudere poco sotto a 40656 punti. Se vogliamo l’unica nota stonata è la mancanza di volumi adeguati all’importanza della candela, volumi che sono rimasti nella media. In linea teorica lunedì mattina Milano dovrebbe aprire sopra i 40mila punti nonostante il dividend day, con lo stacco di oltre 70 società  e questo sarebbe decisamente un gran bel risultato. Vedremo poi se l’intonazione di Wall Street, a seguito della perdita della tripla A americana, porterà  debolezza sui listini globali. Primissimo livello di supporto ora area 39500 punti

Settimana positiva per il DAX ( + 1.14% e saldo 2025 a + 19.38%) che registra un nuovo massimo storico a 23911 punti

nonostante il grido d’allarme dell’istituto IFO che segnala il continuo calo di competitività delle aziende tedesche in ambito internazionale. Di contro però si segnala un leggero aumento per il sentiment della edilizia residenziale e giungono le prime decisioni del fondamentale comparto auto con la Mercedes che ha deciso di spostare in USA la produzione del suo SUV Glc. Graficamente l’indice tedesco è l’unico che ha chiuso il forte gap up di apertura settimanale e si è poi portato su nuovi massimi storici e con volumi in aumento ed oltre la media , quindi con tutti i pezzi al posto giusto. A questo punto pare che area 24mila debba essere toccata già nella prossima settimana. Primissimo livello supportivo area 23500 e a seguire la rialzista che transiterà a 23195 punti.

Unico listino a non aprire in gap up questa settimana ed unico listino che ha aperto sui minimi ed è poi solamente salito.

Massimo a 5450 e chiusura a 5427, siamo oramai a poco più di un centinaio di punti da quei 5522 punti che paiono resistenza micidiale e dal massimo storico dei 5568. Supporto confermato all’incrocio tra la statica e la rialzista in area 5087 punti

Seconda migliore settimana dell’anno per i listini di Wall Street

festeggiano il possibile accordo commerciale con la Cina e gli altri che seguiranno nel corso dell’anno, con l’amministrazione Trump che continua a sbandierare quanti miliardi di dollari torneranno a casa a beneficio di tutta la popolazione. Anche la firma dell’ordine esecutivo per la riduzione del prezzo dei farmaci da prescrizione tra il 30% e l’80% è stata ampiamente pubblicizzata ed è finalizzata alla ridistribuzione dei costi della ricerca e sviluppo ( si consideri che mediamente arriva in fase di commercializzazione solo un farmaco su 10 con un costo medio di 2.5 miliardi di dollari) tra tutti coloro che beneficiano, che comporterà un aumento dei prezzi dei medicinali in Europa ma anche il rischio di una riduzione della ricerca se non vi sarà un maggiore coinvolgimento pubblico. Apertura in gap up per il Dow jones ( + 3.40% e saldo 2025 a + 0.26%) che dopo un tentativo fallito per pochi punti di chiuderlo sale fino ai 42663 punti per poi chiudere a 42654 punti con volumi oltre la media e superando il primo ostacolo dei 41500 punti e poi i 41800, livelli che ora sono diventati i primi livelli di supporto. Primissima resistenza i 42800 punti e a seguire 43mila e 43300 punti. Miglior listino di settimana il Nasdaq ( + 6.81% e saldo 2025 a + 1.98%) che lascia un ampio gap aperto ed ha spazzato via la resistenza dinamica a 21022 punti, chiudendo a 21427 dopo un massimo a 21443 punti. Primo supporto ora i 21068 della rialzista mentre i 21700 saranno la prima zona di resistenza e poi tutta l’area a cavallo dei 22mila punti. Ricordiamo il massimo storico a 22220 punti. Situazione similare per S&P500 ( + 5.27% e saldo 2025 a + 1.30%) che ha aperto sopra la resistenza dei 5780 punti e si è allungato sino a 5958 dove ha chiuso e si riporta in vista di area 6mila punti e del massimo storico a 6147 punti. Primo supporto la ex resistenza dei 5780 punti e a seguire la chiusura del gap a 5720 punti.

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