Settimana piena di eventi, dal Papa a Buffett passando per la FED e Merz
Settimana decisamente piena di eventi quella appena conclusa e che si era aperta con la decisione del miracolo di Omaha di cedere il posto di CEO della Berkshire ( e del favoloso gruzzolo cash di oltre 330 miliardi di $) al delfino Abel, da qualche anno preparato per succedergli. Data l’importanza dell’evento abbiamo preparato un video apposito. Buffett rimarrà in ogni caso a disposizione della sua azienda come consigliere per eventuali acquisizioni rilevanti. Di non inferiore importanza l’elezione del Papa al quarto scrutinio, la Chiesa era chiamata a dare un segnale di unità e compattezza dopo le molti voci di dissensi interni e cosi all’ombra del capolavoro di Michelangelo i cardinali sono riusciti a dare una veloce risposta, solo il tempo ci dirà se il primo pontefice statunitense sia stata la migliore scelta che il conclave potesse fare, in ogni caso pare sia stato votato da oltre 100 cardinali. Non è stata facile invece l’elezione a Cancelliere tedesco di Merz che inaspettatamente alla prima votazione è finito sotto il fuoco dei franchi tiratori e per una manciata di voti non ha ottenuto la nomina. Tensione sui mercati finanziari anche perché si parlava di una seconda votazione nel giro di un paio di giorni, lasciando quindi incerta la situazione ed a quel punto i principali partiti hanno rinserrato le proprie file ed hanno deciso per una immediata seconda votazione che ha avuto l’effetto desiderato, Merz eletto cancelliere e Dax nuovo massimo storico. Dulcis in fundo la FED ha mantenuto fermi i tassi USA , argomentando della necessità di verificare con certezza le conseguenze della guerra dei dazi avviata lo scorso 2 aprile, scatenando nuovamente l’inquilino della Casa Bianca sul suo social a parlar male del suo governatore della banca centrale. Segnaliamo infine come il deterioramento dei rapporti sul confine indo pakistano abbia portato ad una forte escalation culminata in bombardamenti di strutture militari ed epici combattimenti aerei nei cieli del confine e con le flotte militari dei due paesi, che erano impegnate in esercitazioni programmate da tempo nel mare arabico, ad avvicinarsi l’un l’altra con spirito tutt’altro che pacifico. Di questi ultimi minuti la notizia che il presidente Trump ha annunciato un immediato cessate il fuoco tra India e Pakistan e che le due parti in causa abbiano entrambe confermato di aver raggiunto un tale accordo !
Settimana di importanti trimestrali a Piazza Affari soprattutto in ambito bancario e finanziario.
Il fatto che Milano ( + 2.71% e saldo 2025 a + 15.16% ) sia stato il miglior listino di settimana ci dice in automatico che tali trimestrali sono state in prevalenza positive, riportando di fatto il listino di casa nostra ai livelli ante liberation day. Sette settimane nelle quali abbiamo assistito ad oltre 7mila punti in discesa ed altrettanti in salita per tornare al punto di partenza, anche se con gli stacchi dei dividendi della prossima settimana e poi quella successiva Milano tornerà indietro ancora per qualche centinaio di punti. Senza lo stacco avremmo potuto scrivere che area 40mila punti era alla portata, livello che non veniva toccato da novembre 2007, adesso ci auguriamo che i minimi delle due candele di metà marzo in area 37500 possano fornire un livello di supporto sul quale costruire una base per poi ripartire, dopo gli stacchi, per un assalto ai 40mila punti.

I Mercati alla fine hanno festeggiato la vittoria di Merz al Bundestag.
Lo conferma il massimo storico del DAX a 23543 punti ma la mancata elezione al primo turno per 6 voti apre in realtà uno scenario di una fase politica instabile. Chi voleva dare un messaggio al nuovo cancelliere lo ha fatto arrivare forte e chiaro e sottintende che per qualsiasi decisione importante sarà molto ma molto importante discuterne a fondo per trovare i giusti compromessi. Ricordiamo che in linea teorica la maggioranza di governo conta 328 parlamentari ma anche al secondo voto Merz ha avuto 325 voti, pertanto in ogni caso qualcuno dei suoi non lo ha votato !
Dopo l’apertura di settimana in linea con la chiusura precedente, il DAX ( + 1.78% e saldo 2025 a + 18.03%) era sceso sui minimi a 22861 dopo la mancata elezione, lasciando trapelare nervosismo ed anche difficoltà a superare la resistenza dinamica. Poi la decisione di avviare dopo poche ore la seconda votazione ha calmato i mercati che dopo l’esito positivo del voto ha allungato il passo con decisione spazzando via la resistenza e salendo oltre i 23500 punti. Chiusura di ottava a 23499 e primo supporto la rialzista che transiterà sui 23165. volumi in aumento ma sotto alla media.

Il grafico dello Stoxx50 ( + 0.46% e saldo 2025 a + 8.45%) ha replicato in maniera molto fedele l’andamento del Dax
anche se a differenza dell’indice tedesco si trova ancora discretamente lontano dai massimi dell’area 5500 punti. Primo supporto sempre i 5085 punti.

In settimana Trump ha annunciato un primo accordo commerciale con la storica alleata GB
ed ha anche parlato di una possibile riduzione dei dazi nei confronti della Cina al o sotto al 60% se i colloqui, attualmente in corso a Ginevra in svizzera, dovesse concludersi in maniera positiva. Ma se i Mercati hanno sostanzialmente recuperato le perdite legate al liberation day gli analisti restano cauti sulle prospettive per Wall Street, plaudendo alla calma e alla misura di Powell. Secondo alcuni di loro anche a giugno sarà un nulla di fatto mentre luglio potrebbe essere la data valida per un ulteriore taglio dei tassi da parte di Powell che rimane assolutamente equilibrato nel suo doppio mandato su inflazione e crescita. Altri esperti restano poi cauti su Wall Street e ritengono che siano pochi i titoli americani presenti nei grandi portafogli e che dopo l’esagerazione nel vendere america dopo il 2 aprile rimane in ogni caso molto alta la possibilità che il peso dei titoli di Wall Street possa calare nei portafogli azionari globali. Wall Street ha chiuso l’ottava in frazionale ribasso e cosi il Dow Jones ( – 0.16% e saldo 2025 a – 3.04%) torna ad essere il miglior listino di settimana e dell’anno di oltreoceano. Candela doji tutta sopra la rialzista che conferma la bontà del supporto che prossima settimana sarà a 40788 punti. Area 41500 la prima resistenza e area 41800 a seguire. Dovesse salire oltre i 42mila punti si aprirebbe per il DJ una bella possibilità di tornare in alto. Più difficile la vita per il listino tecnologico, il NASDAQ ( – 0.20% e saldo 2025 a – 4.52%) infatti pur essendo riuscito a chiudere sopra la rialzista, per tutta la settimana ha combattuto a cavallo della stessa. Settimana prossima il supporto sarà a 20018 punti mentre il superamento dei 20290 lo dovrebbe portare in prossimità del test della resistenza dinamica dei 21022 punti. Medesima situazione di difficoltà per S&P500 ( – 0.47% e saldo 2025 a – 3.77%) che riesce a chiudere sopra la rialzista dopo aver annaspato al di sotto. Primo supporto i 5634 punti e solo il superamento dei 5780 punti potrebbe ridare vigore al listino più seguito al mondo e riavvicinarlo ad area 6mila punti. In ogni caso i volumi a Wall Street sono rimasti sotto la media ed in calo rispetto alla scorsa settimana.


